Se il salario minimo di colf e badanti fosse fissato a 9 euro l’ora, i compensi potrebbero salire oltre i 2 mila euro. Ma molte famiglie italiane non riuscirebbero a permetterselo.
La discussione sul salario minimo, avviata a livello di Unione europea, potrebbe avere conseguenze indirette catastrofiche sui conti di molte famiglie italiane. Nuova Collaborazione, l’Associazione Nazionale Datori di Lavoro Domestico, componente di Fidaldo lancia l’allarme: “Se la paga minima di colf e badanti fosse fissata a 9 euro l’ora, i compensi potrebbero salire oltre i 2 mila euro”.
“Un collaboratore domestico convivente – spiega l’associazione – con orario fino a 54 ore settimanali (buona parte dell’orario consiste in una prestazione cosiddetta di attesa) costerebbe alla famiglia 2.106 euro al mese oltre a vitto, alloggio e versamenti contributivi. Le 40 ore del collaboratore non convivente costerebbero 1.569,00 euro”.
E tante famiglie, non potrebbero permetterselo. Per questo, le associazioni firmatarie del CCNL come Nuova Collaborazione chiedono una politica di sgravi e sostegni a favore delle famiglie che assumono collaboratori domestici.
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Quanto è oggi il salario minimo di colf e badanti
Nel 2021 lo stipendio mensile minimo per i collaboratori domestici (colf, badanti, baby sitter) non può attestarsi al di sotto dei 645,50 euro al mese. La retribuzione in oggetto si riferisce al lavoro domestico che attiene al profilo A, ossia la qualifica base.
Per il collaboratore domestico con contratto a ore, la retribuzione oraria minima, oscilla da un minimo di 4,69 euro ad un massimo 8,33 euro per il profilo più alto. All’aumentare del numero delle mansioni e delle complessità, aumenterà la paga per ogni ora lavorata. Il privato cittadino che si avvale delle prestazioni nell’ambito di un contratto di lavoro domestico (ad es. pulizia; assistenza anziani; baby-sitting ecc.), non può retribuire il collaboratore secondo cifre inferiori a quelle minime stabilite per il 2021.
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I soggetti che svolgono mansioni a pieno servizio o a mezzo servizio, se sono occupati per gran parte della giornata, hanno diritto anche ad indennità di vitto e alloggio. Da inizio gennaio 2021, il costo minimo del pasto (pranzo e cena) è pari a 1,96 euro, invece il costo dell’alloggio corrisponde a 1,69 euro.
Differenti considerazioni per quanto riguarda l’indennità notturna per lavoro domestico (ad es. quella cui hanno diritto i custodi); ai collaboratori domestici che alloggiano dalle ore 21 alle ore 8 del giorno dopo, è infatti riconosciuta una retribuzione di almeno 677,78 euro al mese.