Quanto si prende di pensione con 35 anni di contributi maturati? Ecco alcune considerazioni utili ai fini del calcolo.
Oggi è più che mai una domanda legittima, in piena tempesta riformistica che grava sul sistema pensioni italiano. Quota 100 è alle battute finali, sostituita in fretta e furia da una Quota 102 e da un’Opzione Donna che cercano di evitare – almeno per ora – il ritorno della Fornero e dell’età della pensione innalzata a 67 anni.
In realtà, vista la situazione disastrosa dei conti pubblici italiani, questa potrebbe addirittura diventare un soluzione meno amare di altre, visto che dalle nuove simulazioni si parla già di un ulteriore incremento addirittura verso i 73 anni e oltre. Questo è principalmente causato dall’innalzamento dell’aspettativa di vita, un dato che porterrebbe molti pensionati a percepire, nella terza parte della loro vita, più di quanto hanno versato.
Pensione con 35 anni di contributi: le date dei versamenti sono fondamentali
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Del resto fino a qualche decennio fa, andare in pensione a 60 anni comportava per i più fortunati circa 20 anni di assegni. Oggi questo non è più sostenibile per lo stato, nonostante il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo della Legge Dini del 1996. Ma la domanda da farsi oggi dunque è: si può prendere la pensione con 35 anni di contributi?
La risposta varia in base all’età in cui si sono maturati. Se si sono raggiunti i 67 anni è una possibilità, come del resto anche nel caso dei 58 anni di Opzione Donna. C’è poi un’altra variabile fondamentale, ovverosia l’anno iniziale dei versamenti e quante retribuzioni sono state percepite durante la carriera lavorativa.
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Nel caso di una vita lavorativa mista, in parte con il contributivo e in parte con il retributivo, si deve calcolare la parte versata prima del 31 dicembre 1995 con quest’ultima opzione e tutto il resto con la prima. Questo non vale per chi però alla data precedente ha maturato già 18 anni di contributi, perché per questi allora il sistema retributivo vale fino al 31 dicembre 2011. C’è poi l’opzione donna, che permette di andare in pensione a 58 anni e con 35 di contributi, pure se tutto l’importo viene calcolato con il contributivo.