Attenzione alla data del 14 dicembre, da quel momento non più consigliabile tenere 5mila euro sul proprio conto: ecco il perché.
Pandemia, crisi economica e dato inflattivo inflattivo in netta crescita non sembrano interessare il fisco e soprattutto il governo, che non prevedono ulteriori dilazioni per gli italiani che hanno debiti con l’erario. La data da circoletto rosso è quella del 14 dicembre, giorno da cui possono ripartire i pignoramenti. Il governo ha stabilito una proroga, ma terminato anche l’ultimo termine, il pignoramento colpirà i conti correnti di chi non ha versato le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio.
C’è l’obbligo di ricominciare l’attività di recupero crediti da parte dell’Agenzia delle entrate e quindi di conseguenza vanno saldate le rate della rottamazione ter stabilita dal governo. La perdurante situazione di difficoltà sta però causando problemi nel pagare le cartelle esattoriali, sospese per lungo tempo.
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La ripresa economica procede troppo lentamente e molti italiani non sono stati ancora in grado di superare le perdite e le difficoltà economiche subite. Il pignoramento del conto corrente sarà il colpo di grazia per queste persone che non sono riuscite a mettersi in regola con le rate della rottamazione Ter entro il 14 dicembre, termine ultimissimo per mettersi in regola con l’Erario.
Erano veramente in molti a sperare in un corposo slittamento delle rate per i pagamenti, ma ormai è chiaro che questo non ci sarà. Di conseguenza il governo ha deciso di non venire incontro alle richieste di tanti che anche all’interno della stessa maggioranza di governo, sottolineavano come la particolarità del momento imponesse un po’ più di tregua ai tanti contribuenti che magari hanno perso il lavoro o rischiano di perderlo a causa della quarta ondata.
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L’ultima proroga è stata infatti fissata dal governo per il 30 novembre 2021, dopo di che è stata ulteriormente allungata fino al 9 dicembre. A questa data si aggiungono i 5 giorni di tolleranza dell’erario, ed è così che arrivamo al 14 dicembre, il giorno da cui potranno partire sanzioni pensantissime verso i conti correnti degli italiani.
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