Le nuove disposizioni per le uscite dal lavoro nel prossimo anno sono state ufficializzate. Per poter andare in pensione si dovranno contare queste disposizioni nonostante i requisiti favorevoli.
Le nuove disposizioni varate dal Governo Draghi in merito alle pensioni sono state ufficializzate e saranno attive già dai primi mesi del 2022. Le nuove disposizioni andranno quindi ad influire sulle nuove domande di pensionamento, sia anticipato che, sopratutto, per vecchiaia. Un lavoratore che ha raggiunto l’età pensionabile e vuole uscire dal mondo del lavoro deve sottostare alle nuove disposizioni se vuole che la sua domanda venga accettata dall’INPS. Questo significa che oltre ai requisiti di anzianità anagrafica e contributiva del lavoratore, invariati rispetto al 2021, si dovrà fare attenzione anche ad altri parametri che impedirebbero alla domanda di pensione di vecchiaia di venire accettata.
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I requisiti della pensione per vecchiaia sono, innanzitutto, il requisito di anzianità anagrafica e contributiva della pensione. In particolare, questi requisiti sono gli stessi del 2021: 67 anni di età anagrafica e 20 anni di età contributiva. I requisiti sono validi per entrambi i sessi, sia per i lavoratori dipendenti che autonomi. L’assegno pensionistico in questo caso può essere richiesto da chi é in possesso dei requisiti sopra citati al 31 dicembre dell’anno in cui viene presentata la domanda. La domanda può essere inoltrata da gennaio 2022, ma, ovviamente, verrà scartata in caso non si sia in possesso dei requisiti adeguati. Al momento della decorrenza della pensione é richiesta la cessazione di qualsiasi attività lavorativa alle dipendenze di terzi. In caso di ripresa dell’attività lavorativa dipendente del pensionato, questa non può coincidere con la data di decorrenza della pensione di anzianità.
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Nel caso in cui un lavoratore non abbia ancora raggiunto l’età anagrafica giusta per il pensionamento di vecchiaia può, eventualmente, accedere a una delle diverse forme di pensionamento anticipato. Le misure sono tutte atte a permettere il pensionamento dall’attività lavorativa al compimento di alcuni requisiti contributivi eccezionali rispetto a quelli per la pensione di vecchiaia. In particolare, nel 2022 saranno attivi le misure di pensionamento anticipato Quota 102, Ape Sociale e Opzione Donna, quest’ultima esclusiva per le lavoratrici donne.