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Tutti a casa a 62 anni. La riforma delle pensioni di Draghi vicina ad una svolta

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Riccardo Magliano

Siamo a un punto di svolta sulla riforma del Governo Draghi sulle pensioni. Nel 2022 potremmo arrivare ad andare tutti in pensione a 62 anni grazie a una nuova misura.

Il 2022 sarà per certo un anno di grandi cambiamenti per l’Italia, in particolare per quanto riguarda le pensioni. La Legge di Bilancio 2022 e la riforma del sistema previdenziale sono due dei nodi principali a cui il Governo Draghi deve trovare una soluzione durante il suo mandato. Una volta esaurito il periodo di Quota 100, Quota 102 prenderà il suo posto a partire dal 1 gennaio 2022, ma su quello che succederà dopo, è guerra aperta con i sindacati dei lavoratori, che per mesi hanno contestato a Draghi l’agognato utilizzo di un pensionamento con il solo calcolo contributivo.

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Nonostante l’opposizione, i sindacati hanno incassato una sonora sconfitta con il taglio fuori dalla Riforma Pensioni 2022 della tanto agognata Quota 41. La proposta di pensionamento anticipato per tutti con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica è stata completamente cestinata a causa dell’eccessivo costo per lo Stato di mantenerla per lungo tempo. L’impegno, una volta scartata Quota 41, è quella di evitare lo scalone dei 5 anni per la fine di Quota 100 e l’ipotizzato ritorno alla Legge Fornero. Quindi il passaggio dalla pensione anticipata a 62 anni di Quota 100 verso la pensione di vecchiaia, prevista una volta compiuti i 67 anni d’età anagrafica, sarà fatta in più step, con un progressivo aumento dell’età anagrafica nel corso degli anni. Già nel 2023 si passerebbe a Quota 104, con l’innalzamento dell’età anagrafica a 66 anni.

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Questo non esclude in alcun modo il poter andare in pensione, già nel 2022, con altri metodi di pensione anticipata che permetteranno di abbandonare il mondo del lavoro a 62 anni. In questo senso la Riforma Pensione 2022 rafforza e introduce nuove opzioni di uscite “speciali”, non indirizzate indistintamente a tutti i lavoratori, ma solo a quelli appartenenti a specifiche categorie lavorative. La grande sorpresa della Riforma Pensione 2022 è invece la cosiddetta Quota 82: una formula di pensione anticipata accessibile ai soli dipendenti privati che permette un pensionamento anticipato con solo requisito contributivo. Una sorta di potenziamento di quello che è stato il contratto di espansione già attivo e finanziato dal Governo Draghi.

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