Senza un intervento del governo le tariffe sono destinate a crescere del +50% per il gas e almeno del 17% per la luce.
Se lo stato non interviene per calmierare, al primo gennaio la bolletta del gas in Italia avrà un balzo del 50% in più, quella dell’elettricità almeno del 17%, forse del 25%. E nel 2022 una famiglia tipo potrebbe arrivare a spendere 1200 euro in più per gas e luce. Sono i conti che fanno gli esperti di Nomisma e di Consumerismo per un’ipotesi che viene considerata «realistica» dall’economista Carlo Cottarelli mentre il governo cerca di trovare nuove risorse in legge di bilancio per attenuare la stangata sulle bollette a gennaio.
I prezzi, dopo essere rimasti tranquilli per dieci anni, alla metà del 2021 sono impazziti, e oramai sono fuori controllo. Nel trimestre ottobre-dicembre 21, la tariffa Arera è 0,95 euro al metro cubo. Ma dato l’andamento dei mercati internazionali, senza un intervento dello stato per calmierare, nel trimestre gennaio-marzo 22 si arriverà a 1,40 euro”. Stesso discorso per la bolletta elettrica, che dipende direttamente dal prezzo del metano, visto che buona parte della corrente è prodotta da centrali a gas. “A fissare la tariffa è il Gme, gestore dei mercati energetici, sulla base dei prezzi internazionali – spiega ancora Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.
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Due conti con la calcolatrice li ha fatti anche l’associazione Consumerismo ed i numeri che sono usciti non fanno presagire nulla di buono anche perché andranno a sommarsi con gli aumenti del 2021. Secondo i calcoli, il prossimo anno la spesa media per una famiglia potrebbe addirittura arrivare a costare 3.368 euro per luce e gas con un incremento superiore alle mille euro (per l’esattezza +1.227 euro) rispetto a quanto speso quest’anno. Salasso allo stato puro. Come si potrà mai far fronte ad un rincaro del genere? Secondo l’associazione, servono “almeno 10 miliardi di euro utili a contrastare rincari e speculazioni sui mercati internazionali dell’energia, ed evitare la maxi-stangata che sta per abbattersi sui consumatori”.
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L’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) ha reso noto che il 2021 batterà tutti i record di nuova potenza rinnovabile installata, con 290 nuovi gigawatt nel mondo. A trainare la crescita delle energie pulite sarà la Cina (che pure è prudente nel lasciare le fonti fossili). Nel 2026 le rinnovabili arriveranno a 4.800 GW, l’equivalente di tutta la potenza attuale di fossili e nucleare messi assieme. Eppure, secondo la Iea tutto questo non è ancora abbastanza. Per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette intorno a metà secolo, fissato alla Cop26 di Glasgow, servirebbe il doppio della nuova potenza prevista da qui al 2026.
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