Per il pagamento delle cartelle esattoriali è stata decisa una proroga. Inoltre ci saranno sei mesi di respiro per tutta una serie di altre incombenze con il fisco.
Alla fine è arrivata la decisione, annunciata dal governo nei giorni precedenti, della proroga per il pagamento delle cartelle esattoriali. In virtù dell’emendamento al decreto fiscale approvato dalla commissione Finanze del Senato, infatti, la data per il pagamento della rottamazione-ter e del saldo e stralcio, previsto per il 30 novembre, è stato spostato al 9 dicembre. Considerando anche i cinque giorni di tolleranza consentiti per il pagamento, si arriva a una “mini-proroga” di quattordici giorni. Fino al 14 dicembre.
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Proroga il pagamento delle normali cartelle esattoriali
Tempi ancora più lunghi, invece, per quanto riguarda il pagamento delle normali cartelle esattoriali, cioè quelle che non rientrano nella rottamazione o nel saldo e stralcio e che vengono notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021. Un altro emendamento, contenuto sempre nel decreto fiscale, fa slittare il termine non più a 150 giorni ma a 180 giorni, cioè a sei mesi.
In genere, ci sono 60 giorni di tempo per pagare la cartella o per chiedere la rateizzazione, dopodiché scattano gli interessi e parte la macchina dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, con avvisi e procedure per recuperare il debito. Adesso il contribuente avrà sei mesi di tempo per respirare nonostante le incombenze con il fisco.
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La rottamazione quater
Alla proroga si affianca la richiesta di una rottamazione quater per le cartelle relative al 2018 e al 2019, portata avanti dal Movimento 5 Stelle. Più incerta l’ipotesi di una proroga fino al 2022, perché significherebbe trovare maggiori coperture. Il governo, ha dichiarato Palazzo Chigi, avrebbe voluto fare di più ma non è stato possibile per ragioni di copertura.