Non solo restrizioni per il reddito di cittadinanza. Lo Stato riconosce un premio a chi utilizza in maniera efficace il reddito. Quasi 5.000 euro per chi apre un’attività entro 12 mesi dall’inizio del sussidio.
Il reddito di cittadinanza era nato come una misura che aiutasse i cittadini in difficoltà a trovare lavoro mentre gli da i mezzi per poter sopravvivere fino ad allora. Con le molte restrizioni a cui il reddito di cittadinanza andrà incontro nel 2022 si aggunge anche un aspetto positivo, sorto in realtà già nel 2019, ma passato un po’ in sordina. La legge che regola il reddito di cittadinanza, infatti, riconosce una sorta di premio per chi riesca a sfruttare il sussidio in maniera positiva e velocemente: un totale di 6 mensilità extra se entro i primi 12 mesi dalla percesione del reddito il percettore riesce a mettersi in proprio.
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La modifica alla legge del 28 marzo 2019 spinge i percettori del reddito di cittadinanza a ricercare il lavoro autonomo, ad aprire attività. Se un percettore del reddito di cittadinanza riesce ad avviare un’attività lavorativa autonoma, un’impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione del sussidio, lo Stato riconosce a lui o lei un beenficio addizionale pari a 6 mensilità del reddito di cittadinanza percepito. Viene però posto un limite sull’importo di mensilità fisso a 780 euro. Anche in questo caso, tuttavia, la somma rivevuta ammonta a un massimo di 4680 euro. Una somma più che ottima per supportare i primi mesi di un’attività autonoma che l’ormai ex percettore starà avviando.
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Le modalità di erogazione del beneficio addizionale, così come i requisiti di accesso e i termini di attuazione, diversi a seconda della tipologia di attività avviata, sono specificate nella circolare INPS del 22 novembre 2021. Questa modifica al testo originale del reddito di cittadinanza è stata fatta per incentivare ancora di più la ricerca di una soluzione alternativa per i cittadini che beneficiano del sussidio statale. In questo modo viene dato molto spazio all’ingegno e al pensiero laterale dei molti beneficiari del reddito di cittadinanza che potrebbero sfruttare l’occasione per aprire nuove attività e rimettersi nel mondo del lavoro in autonomia.