Si parte dal prossimo marzo: saranno favorite le famiglie monoreddito ed i nuclei familiari numerosi.
Il consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha approvato il decreto legislativo attuativo dell’assegno unico che entrerà a regime dal 2022. Il provvedimento ora dovrà passare al vaglio delle commissioni competenti delle Camere per il parere, prima del via libera definitivo.
L’Assegno Unico 2022 per i figli comincerà a essere erogato da marzo 2022. Questa misura, che si baserà sul reddito Isee per scongiurare il rischio che ne usufruiscano gli evasori fiscali ma che potrà essere richiesta anche senza Isee, andrà a incorporare e sostituire il vecchio Assegno per il Nucleo Familiare (basato invece sul reddito Irpef), le detrazioni per i figli a carico, il Bonus mamma domani e il Bonus Bebè per il primo anno.
A beneficiare in particolar modo dell’incentivo saranno le famiglie monoreddito o i nuclei familiari numerosi. Come anticipato, tuttavia, non sarà solo il reddito a fare da ago della bilancia nell’erogazione di detto assegno, bensì anche tutte quelle voci che contribuiscono a formare l’Isee (il cosiddetto “Indicatore della Situazione Economica Equivalente”), patrimonio immobiliare e risparmi presenti nei conti correnti compresi. Saranno prese in esame le giacenze medie, eventuali conti deposito, i buoni fruttiferi, i premi assicurativi e le automobili intestate ai genitori del minore.
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Gli importi saranno parametrati all’Isee: due in linea generale i limiti individuati, sotto i 15mila euro di Isee per avere il massimo dei benefici, oltre i 40mila per avere comunque almeno il minimo. Nessuna famiglia, se vorrà, resterà quindi fuori dal contributo che andrà dai 50 ai 175 euro al mese che diventano da 25 a 85 per i figli tra i 18 e i 21 anni. Saranno previste una serie di maggiorazioni in base al numero di figli e alla presenza di disabili, ma si terrà conto anche del fatto che entrambi i genitori lavorano, mentre una maggiorazione ad hoc, 20 euro al mese indipendentemente dall’Isee, andranno alle mamme under 21.
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A partire dal terzo figlio è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all’Isee, mentre i nuclei con “quattro figli o più» riceveranno un’ulteriore «maggiorazione forfettaria» da 100 euro al mese. Se entrambi i genitori lavorano e l’Isee è basso, si avranno altri 30 euro in più, che si azzerano oltre i 40mila euro. L’Assegno unico, che verrà accreditato tramite bonifico, potrà essere richiesto da chi sceglie di non presentare l’Isee: in questo caso verrà erogato l’importo minimo, vale a dire 50 euro.
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