Dal 1° gennaio 2023 avverrà il passaggio obbligatorio al mercato libero, le famiglie potranno scegliere il fornitore in base alle proprie esigenze.
Dopo gli aumenti record sulle bollette di luce e gas, in tanti ci abbiamo pensato: forse è il momento di cambiare operatore per cercare una tariffa più conveniente. Ma l’energia è un tema complicato: come capire se un nuovo contratto è davvero vantaggioso? Una mano arriva dalle nuove regole sulla trasparenza del’Autorità per l’energia. Ecco cosa devi sapere.
Nel mercato libero dell’energia l’utente può decidere liberamente da quale venditore e a quali condizioni acquistare le forniture di luce e gas naturale, scegliendo l’offerta che ritiene più interessante per soddisfare le proprie esigenze (il cliente può verificare se l’attuale fornitore appartiene al mercato libero controllando nella bolletta).
Dopo aver scelto tra le offerte disponibili, l’utente può sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura che va a sostituire quello con il gestore precedente. Il compito di attivare la procedura di “switching” (cambio venditore, ndr) e di recedere il vecchio contratto spetta al nuovo venditore.
Per il passaggio effettivo dal vecchio al nuovo fornitore occorre un lasso di tempo che varia da uno a due mesi. Se la procedura di switching viene attivata entro il giorno 10 del mese, il cambio di operatore decorrerà dal 1° giorno del mese successivo, altrimenti ci sarà lo slittamento di un mese. Per quanto riguarda le forniture domestiche, se il contratto non viene stipulato presso uno sportello del nuovo venditore, la procedura di switching può essere attivata solo dopo che siano trascorsi i 14 giorni previsti per l’esercizio del diritto di ripensamento, ovviamente se applicabile (la data prevista per il passaggio deve essere indicata nel contratto di fornitura concluso con il nuovo venditore).
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Se ti propongono un’offerta, sappi che gli operatori devono fornirti una scheda sintetica scritta con le informazioni chiave, tra cui la validità temporale del contratto (per esempio 12 o 24 mesi) e gli eventuali servizi aggiuntivi da pagare, ad esempio la polizza contro i rischi.
Nella scheda ci sono anche gli indicatori sintetici di prezzo, con il costo per kilowattora di elettricità o per metro cubo di gas e la stima della spesa annua, al netto delle tasse. Per confrontare i costi con la tua tariffa attuale guarda in bolletta, o chiama il call center del tuo gestore.
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D’ora in avanti, se il fornitore decide di modificare le condizioni contrattuali o se sta per scadere l’offerta a prezzo bloccato, dovrà avvisarti per iscritto almeno 3 mesi prima e darti la stima di quanto pagherai per i 12 mesi successivi.
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