Cifre da capogiro per queste monete, per le quali vale la pena di ravanare nei vecchi salvadanai.
La prima e più famosa moneta d’argento coniata dalla Repubblica Italiana è la moneta da 500 Lire tipo “Caravelle”, il merito di questa emissione fu del Ministro del tesoro Giuseppe Medici.
Furono le prime monete d’argento della Repubblica Italiana e sono una delle più belle monete coniate dalla Zecca di Roma dall’avvento della repubblica ad oggi. Il progetto della moneta era stato affidato a Pietro Giampaoli capo incisore della zecca; il maestro aveva modellato su una faccia del tondello un profilo di donna in stile rinascimentale ispirandosi alla propria consorte, Letizia Savonitto, circondando la figura di stemmi di città e regioni d’Italia. Per l’altra faccia del tondello Giampaoli aveva ipotizzato un messaggio naturalistico, una rosa.
Ma il fiore si adattava poco allo stile e al messaggio che la moneta doveva dare dopo il periodo buio della guerra e quello difficile della ricostruzione. A questo punto si decise di estendere l’incarico ad altri incisori fra i quali Guido Veroi che ebbe l’intuizione di collegare l’inizio del rinascimento con la scoperta dell’America e quindi l’idea delle tre caravelle : la “Nina”, “Pinta” e la “Santa Maria”. Il risultato del modello presentato al direttore della zecca di Roma fu un successo e fu subito approvata la produzione dei coni di prova.
La nuova emissione fu subito un successo!
Monete da 500 lire con le Caravelle: la scoperta dell’errore che vale 12mila euro
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I giudizi sulla bellezza della moneta furono unanimi fino a quando il 10 dicembre 1957 un capitano della marina, Giusco di Calabria segnalava che le bandiere degli alberi maestri delle tre caravelle erano disposte “controvento” cioè a sinistra. Questo suscitò subito grande scalpore, tanto che le autorità competenti affrontarono seriamente il problema prima di iniziare la monetazione a corso legale. Consultando le antiche stampe marinare le bandiere risultarono disposte in tutte le direzioni, per cui non fu possibile a persone non specializzate di risolvere il problema.
Ed è proprio questa l’edizione di maggior valore, dal momento che ne sono state prodotte solamente mille. Secondo le stime più accurate, 1.004 esemplari. Si capisce dunque perché il loro valore salga alle stelle: possono infatti essere vendute a 12mila euro.
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Va da sé che le monete valgono di più anche per qualunque errore di conio: ogni moneta “sbagliata” è unica e quindi può valere una fortuna.
Se in casa avete trovato monete da 500 euro e volete venderle, il suggerimento è di farle valutare da un esperto di numismatica e poi capire con il suo aiuto come e dove venderle. Anche Internet però può essere utile in questo senso: si possono fare ricerche, contattare altri collezionisti o esperti, rivolgersi a forum o gruppi Facebook.