Tra le soluzioni per comprare casa c’è il prestito vitalizio ipotecario. Ecco come funziona e di cosa si tratta
Tra le soluzioni per comprare casa c’è il prestito vitalizio ipotecario, un’opzione che prevede condizioni specifiche e rivolta a chi ha più di 60 anni di età. Si tratta di una particolare tipologia di finanziamento senza rate, destinato a persone fisiche con più di 60 anni di età con un titolo di proprietà su un immobile residenziale. Si tratta di un finanziamento a lungo termine assistito da ipoteca di primo grado sull’immobile di residenza. Il finanziamento non prevede rimborsi di alcun tipo, nemmeno per gli interessi, fino alla morte del contraente. Le spese e gli interessi vengono capitalizzati e il rimborso è a carico degli eredi. Il prestito non prevede quindi il pagamento di alcuna rata per tutta la sua durata, ma capitale e interessi sono capitalizzati fino a scadenza e maturano interessi.
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La legge in vigore limita il valore del debito a carico degli eredi al valore di realizzo dell’immobile dato in garanzia rimettendo il debito eccedente alla società finanziaria. Insomma, il meccanismo non è affatto dei più semplici. La legge attuale riconosce come soggetti autorizzati a erogare il finanziamento banche e intermediari finanziari. L’importo del prestito è generalmente compreso tra un minimo del 15% e un massimo del 50% del valore dell’immobile dipendentemente dall’età del mutuatario (più alta l’età, maggiore l’importo del finanziamento) e dal valore dell’immobile. Il valore dell’immobile è normalmente determinato con una perizia realizzata da un perito immobiliare su indicazione del soggetto finanziatore.
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Come funziona
In sostanza, il prestito vitalizio ipotecario è un prestito che prevede un’ipoteca di primo grado su un immobile a uso residenziale, che si estingue solo quando muore il soggetto titolare del finanziamento; quando l’immobile diventa la residenza altri soggetti all’infuori dei familiari; l’immobile viene venduto non per successione ereditaria; il valore della proprietà si riduce; l’immobile diventa oggetto di procedimenti giudiziari per un importo pari o superiore al 20% al suo valore; l’immobile viene modificato senza che l’ente finanziatore ne sia a conoscenza o ne viene revocata l’abitabilità per scarsa manutenzione.
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Il prestito vitalizio deve essere rimborsato in un’unica soluzione dagli eredi e/o aventi causa, normalmente entro i 10-12 mesi successivi alla scomparsa del più longevo dei contraenti. Gli eredi possono rimborsare con la liquidità a loro disposizione e mantenere l’abitazione oppure venderla e rimborsare il finanziamento con il ricavato della vendita. Qualora non ci fossero eredi, o questi non procedessero al rimborso, il finanziamento viene estinto con la vendita dell’immobile, ma sempre allo scadere dei 12 mesi dalla data di scadenza del finanziamento.