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Economia

Bonus di 80 e 100 euro al mese, esiste ancora. Come funziona

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Chiara Feleppa

La Legge di bilancio introduce importanti novità sull’ex bonus Renzi. Introdotte diverse modifiche sui limiti di reddito

L’ex-Bonus Renzi in busta paga spetta fino a 40mila euro di RAL e consiste in un bonus in busta paga, considerato come strumento di sostegno al reddito che va ad incrementare lo stipendio netto. Con il taglio al cuneo fiscale, il bonus si apre anche i contribuenti con redditi che superano il limite dal momento che Legge di Bilancio ha confermato il bonus, il credito Irpef di 100 euro e la detrazione di 80 euro per i redditi sopra i 28.000 euro e fino a 40.000 euro. Cancellato definitivamente, invece, il bonus Irpef di 80 euro introdotto nel 2015. La detrazione fiscale di 100 euro viene progressivamente ridotta fino ad azzerarsi una volta superati i 40.000 euro lordi.

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Il Bonus Renzi di 80 euro, introdotto con la Legge di Stabilità 2015, è diventato una misura strutturale e confermata a regime per tutti i lavoratori dipendenti. Il credito Irpef viene erogato in busta paga dal datore di lavoro. Spettava, fino al 2020, ai lavoratori con reddito fino a 26.600 euro e nella misura di 960 euro annuali ai lavoratori con reddito complessivo fino ai 24.600 euro e scendeva progressivamente d’importo i titolari di redditi tra i 24.600 euro ed i 26.600 euro.

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Le novità

Il Bonus Renzi è stato sostituito dal nuovo bonus di 100 euro netti al mese, riconosciuto ai lavoratori dipendenti fino al limite di 28.000 euro di reddito. Da 28.001 euro a 35.000 euro di reddito, il bonus parte da circa 97 euro e si riduce progressivamente fino al limite di 80 euro. Una volta superati i 35.000 euro di reddito e fino a 40.000 euro l’importo base di 80 euro si riduce progressivamente fino ad azzerarsi. Con il decreto legge n. 3/2020 “Misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente” è stato introdotto anche un taglio del cuneo fiscale a beneficio dei lavoratori. L’ex bonus da 80 euro si incrementa sotto forma di ulteriore “trattamento integrativo del reddito” e si istituisce una nuova detrazione di imposta per lavoro dipendente applicabile da 28 a 40mila euro di retribuzione lorda.

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