L’assegno unico per i figli arriverà da marzo 2022. Ma tutto ruota attorno ad un’unica discriminante. Ecco a cosa prestare attenzione
L’assegno unico per i figli arriverà a partire da marzo e non da gennaio 2022. Una scelta legata all’esigenza di permettere alle famiglie di presentare l’Isee dell’anno precedente, su cui si misura l’assegno. Le domande, dunque, partiranno da gennaio 2022 con le prime erogazioni da marzo. Il decreto attuativo della misura è arrivato in Cdm la prossima settimana. L’ assegno verrà sempre erogato da marzo a marzo di ciascun anno. Per il 2022, per evitare 2 mesi scoperti, si prorogheranno a gennaio e febbraio assegno ponte e assegni familiari oggi in vigore in sostituzione della misura.
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Per ottenere il contributo sarà necessario presentare l’Isee e, a determinare la cifra erogata saranno gli immobili dei genitori, così come i risparmi ed i vari patrimoni. L’Isee, infatti, avrà un ruolo fondamentale e farà da filtro a tutte le richieste avanzate dalle famiglie. Sino ad oggi, le detrazioni Irpef per i familiari a carico e gli assegni al nucleo venivano determinati in base al reddito ma ora, a pesare, è l’intera situazione economica della famiglia: reddito, patrimonio, beni immobiliari e mobiliari, giacenze dei conti correnti, buoni fruttiferi, premi assicurativi, autovetture possedute. Per coloro che decideranno di non presentare l’Isee, l’assegno conterrà l’importo minimo, vale a dire 50 euro mensili a figlio.
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Secondo Il Sole 24 Ore, il provvedimento rappresenterà un aiuto solo per le famiglie monoreddito o particolarmente numerose. “Gli esempi applicativi in generale rilevano un incremento degli importi percepiti dalle famiglie, ma in alcuni casi un Isee più alto, condizionato ad esempio dalla presenza di immobili di proprietà, determina un peggioramento rilevante della situazione rispetto al passato“, spiega al Sole 24 Ore Paola Mancini della Fondazione nazionale consulenti del Lavoro. Non sarà inoltre possibile, in caso di coppia non coniugata, richiedere l’assegno in quanto si guarderà la situazione dell’intero nucleo. Per Isee fino a 21.954,89 euro, il governo ha introdotto una maggiorazione intorno ai 700 euro all’anno. Le famiglie numerose avranno una maggiorazione degli importi mensili dal terzo figlio in poi, con una maggiorazione di circa 100 euro mensili dopo il quarto figlio.