L’AICE l’ha denunciato già da tempo: serve che nelle farmacie torni il Micropam. Il medicinale può salvare la vita a molte persone e da mesi non è disponibile.
I danni che può portare un attacco epilettico sono chiari più o meno a tutti. La prima volta coglie tutti di sorpresa, specie se, come in molti casi, un attacco si verifica quando il malato è ancora molto giovane. L’attacco arriva all’improvviso, il bambino subisce un repentino picco di febbre che porta il corpo a scuotersi senza una logica, rischiando di danneggiare i suoi stessi muscoli e le sue stesse ossa. Non c’è abbastanza tempo per chiamare e aspettare un’ambulanza e in un momento simile è facile farsi prendere dal panico. Un attacco di convulsione febbrile può durare pochi secondi, ma anche molto di più, in ogni caso sono momenti interminabili.
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Gli attacchi di confulsione febbrile sono un disturbo neurologico che colpisce dal 2% al 5% dei bambini dai 6 mesi ai 5 anni. In alcuni casi c’è la possibilità che il disturbo si trasformi, con l’avanzare dell’età, in epilessia, cosa che spaventa, comprensibilmente, i genitori. Per le famiglie di bambini, ma anche adulti, che soffrono di questi attacchi è sempre un incubo, visto che, anche sapendo di cosa si tratta e bene o male come fare, non è mai facile gestire una convulsione. L’obbiettivo in quel momento è abbassare rapidamente la temperatura del corpo. Sebbene possa essere utile un panno bagnato o una tachipirina, il miglior medicinale d’emergenza in questi casi è il Micropam, un medicinale a somministrazione rettale con un principio attivo, il biazepam, che permette di tenere sotto controllo le convulsioni. In alternativa esiste il Buccopam, che ha lo stesso principio attivo, del Micropam, ma viene assunto per via orale.
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Sebbene il Micropam sia un farmaco in grado di salvare delle vite, da mesi è praticamente introvabile. Sembra che dalla scorsa estate ci siano problemi non meglio specificati con la produzione del farmaco, che hanno fatto si che sparisse completamente dalle farmacie, questo secondo quanto comunicato dall’Aifa. L’AICE, l’Associazione Italiana Contro l’Epilessia, ha denunciato la cosa alle autorità, ma la situazione sembra a un punto morto. Non c’è ancora una vera ragione chiara su perché il farmaco stia sparendo dai magazzini e le richieste di spiecagazione dell’AICE non stanno trovando risposte.