Pignoramento illegittimo? In alcuni casi si. Ecco quali sono e cosa puoi fare per evitare che ti tolgano i tuoi beni
Il pignoramento è un’ingiunzione che obbliga un debitore a risarcire il creditore con una esecuzione forzata. Nel diritto italiano, si definisce pignoramento l’atto con il quale ha inizio l’espropriazione forzata. È l’ingiunzione che l’ufficiale giudiziario fa al debitore di astenersi da ogni atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito i beni a esso assoggettati e i frutti di essi, con l’avvertimento che qualsiasi atto sarà invalido (art. 492 c.p.c.). La legge consente strumenti di protezione del patrimonio opponibili ai creditori, come il conferimento dei beni a un fondo patrimoniale, oppure a un trust di diritto anglosassone. Il pignoramento scatta nel caso in cui ci siano rate del mutuo non pagate e, dopo più solleciti, si continua a perseverare nell’errore. In questi casi, si decide di pignorare i beni del debitore per ripagare chi il denaro lo ha prestato.
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Solitamente, il primo bene pignorato è l’immobile, seguito dal conto corrente. Un caso in cui scatta il pignoramento è quando l’ex coniuge non versa il mantenimento, considerato un versamento di natura alimentare e deve essere dato anche quando i figli sono maggiorenni, fino alla loro piena indipendenza economica. In caso di insolvenza può essere denunciato per la violazione degli obblighi di assistenza familiare e rischia il pignoramento di auto, casa, conto corrente, stipendio e di tutti i beni che possiede. L’obbligo deve essere rispettato, a meno di problematiche economiche improvvise e inaspettate, di cui però va discusso il tutto davanti ad un giudice.
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In alcuni casi, il pignoramento è considerato illegittimo. Questo accade quando il debitore riesce a dimostrare che le pretese del creditore non hanno basi reali e certe. Questo dichiara l’esistenza di un debito inesistente oppure già totalmente rimborsato e per dimostrare la non ammissibilità dell’esecuzione, deve avanzare un’opposizione ufficiale e mostrare le prove di quanto sostenuto. E’ possibile anche dimostrare che l’esecuzione sia eccessiva e smiturata. Bisogna in questo caso richiedere la rivisitazione dei fatti. Non possono essere pignorati gli utensili e i mobili in cui sono contenuti, i letti, i tavoli e le sedie, i beni commestibili e combustibili, gli elettrodomestici, oggetti sacri, armi necessarie, diari, lettere di famiglia e foto.