Perché acquistare un’auto dall’estero e mantenere la sua targa? Ci potrebbero essere diversi vantaggi, ma dovete prestare molta attenzione.
Si tratta di un sistema per risparmiare sia sull’Rc Auto che sul bollo, e sono in aumento gli italiani che ricorrono a questo sistema, comprando macchine immatricolate all’estero e effettuando le due operazioni nel paese di origine, dove si potrebbe pagare solo una frazione di quello che si versa nel nostro paese. Infatti in alcuni il costo assicurativo scende a 200 euro. Ma se il risparmio è notevole, quali rischi si corrono? Non è tutto semplice e la normativa potrebbe mettervi nei guai.
Infatti, teoricamente, basta recarsi in un qualsiasi paese dell’est Europa, intestare l’automobile ad una persona compiacente e tutto sarebbe – condizionale d’obbligo – è sistemato. C’è poi chi sfrutta questo sistema per non pagare nemmeno le multe, vista la difficoltà di contestazione per l’invio all’estero dei verbali. Sembrerebbe un modo ideale per evitare i salassi che colpiscono le quattroruote sul suolo italiano, dove in più si potrebbe addirittura evitare i controlli del fisco. Ma la realtà è ben diversa e dovete pensarci bene prima di trasformarvi nei “più furbi”.
Auto con targa estera: multe salate e attenzione all’RC che non copre i danni
LEGGI ANCHE: Tonno in scatola, perché la scadenza non deve preoccuparti
Infatti la legge parla chiaro: le auto con targa estera devono tornare nel paese di origine o essere ritargate in Italia. L’articolo 132 del Codice della strada chiarisce che in caso contrario si rischiano multe tra gli 84 e i 335 euro. Potrebbe convenire comunque, ma emerge un ulteriore problema: l’assicurazione. Infatti questa potrebbe essere un polizza falsa o non riconosciuta per la copertura in Italia e qui il rischio sale ulteriormente, perché in caso di controllo delle forze dell’ordine il veicolo verrebbe considerato come circolante senza copertura.
LEGGI ANCHE: Bonus caldaia, per non perderlo hai poco più di un mese
Questo poi è solo una parte del problema, perché potrebbero incomberne di più grossi. Infatti in caso di incidente stradale non verrebbe riconosciuta l’RC ed il relativo rimborso, con costi da pagare altissimi, in caso di feriti o di altro. Ne viene che questa pratica potrebbe apparire conveniente sull’immediato, ma i rischi sono talmente tanti e la legge è così chiara a riguardo, che è bene evitare una soluzione di questo tipo: i soldi risparmiato potrebbero diventare un boomerang al contrario.