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Bonus affitto sì, ma meno soldi: il Governo ci ha ripensato

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Tiziano Rugi

Con la nuova Manovra il bonus affitto del governo per i giovani che vivono da soli ne esce ridimensionato.

Il governo rinnova incentivi e agevolazioni, ma con le nuove regole rischia di rendere di fatto molto meno convenienti queste misure. È già successo con il Superbonus edilizio, con il decreto antifrode, elaborato per evitare truffe allo Stato, ma che secondo rappresentanti di categoria del settore edilizio dovrebbe essere ripensato per evitare eccessivi ostacoli burocratici.

Lo stesso è accaduto per il bonus affitto. Infatti, nel nuovo testo della Legge di Bilancio 2022 il governo ha deciso di abbassare il tetto massimo dell’agevolazione rivolta ai giovani tra i 20 e i 31 anni non compiuti da 2400 euro a 2000 euro.

Leggi anche: Superbonus, se non vuoi perderli ci sono tre date da ricordare

Cosa è il bonus affitto

Il bonus affitto è una detrazione dall’imposta lorda pari a 991,60 euro per i giovani con un reddito complessivo inferiore a 15.493,71 euro. Se invece il reddito è superiore a questa soglia, il bonus è pari al 20 per cento dell’ammontare del canone di locazione e comunque entro il limite massimo di euro 2.000 di detrazione.

È stato inoltre introdotto un tetto minimo, ovvero un contributo erogato anche se il 20 per cento dell’affitto dovesse risultare più basso, pari a 991,60 euro. Il contributo spetta ai beneficiari per i primi 4 anni della durata del contratto.

Leggi anche: 400 euro al mese per 12 mesi, in arrivo l’ultimo Bonus dell’INPS

A chi spetta l’agevolazione

Come anticipato, devono essere presenti tre requisiti per poter accedere al bonus affitto. Innanzitutto l’età, compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti. Poi il reddito: non superiore a 15.493,71 euro. Infine, deve essere stato stipulato un contratto di locazione (legge 431/98), per l’intera unità immobiliare o porzione di essa da destinare a propria residenza, sempre che la stessa sia diversa dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti ai sensi di legge.

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