In pensione avendo versato 20 anni di contributi? Ecco come si calcolerà l’assegno e a quanti soldi avrai diritto dopo l’uscita dal lavoro
Il superamento di Quota 100 ha spinto molti a cercare strade alternative e a valutare le varie opzioni che permetterebbero l’uscita dal lavoro. Chi è nato nel 1960, cioè che ha compiuto 61 anni nel 2021, può usufruire della pensione anticipata, il trattamento di pensione che consente ai lavoratori che hanno maturato un determinato requisito contributivo di conseguire l’assegno pensionistico prima di aver compiuto l’età prevista per la pensione di vecchiaia. A prescindere dall’età, bisogna aver maturato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini; 41 anni e 10 mesi per le donne. Attenzione, però, perché chi accede alla pensione anticipata ad un’età inferiore a 62 anni ha una riduzione pari ad un punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso alla pensione rispetto all’età di 62 anni. Tale percentuale annua, inoltre, è elevata a due punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni.
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A quanto ammonta l’assegno
Il sistema retributivo permette al lavoratore che ha maturato 20 anni di contributi, al compimento dei 67 anni previsti dalla pensione di vecchiaia, di andare in pensione prendendo come riferimento le retribuzioni percepite nel periodo di tempo immediatamente precedente l’accesso alla pensione. Il calcolo dell’assegno deriva dalla media di queste retribuzioni e dell’importo annuo lordo, calcolata moltiplicando le aliquote di rendimento per ogni anno di anzianità contributiva che sono pari al 2%. Come spiega Trend.it, con 20 anni di contributi viene riconosciuto il 40% della cosiddetta retribuzione pensionabile. Le cose cambiano con il sistema contributivo che prende come riferimento i contributi maturati dal lavoratore, attraverso l’applicazione di un coefficiente di trasformazione.
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Nel caso della pensione di vecchiaia a 67 anni con 20 anni di contributi il coefficiente di trasformazione è pari a 5,575% che si applica alla somma dei contributi accantonati durante gli anni di lavoro. Nel sistema misto, la pensione sarà calcolata facendo la somma del risultato del calcolo effettuato nelle due quote.
