La parola d’ordine è “trasparenza” sotto il Governo Draghi, che con il nuovo ddl Concorrenza mette un freno agli addebiti nascosti delle compagnie telefoniche.
Il problema degli addebiti in bolletta di servizi non richiesti, messi dalle compagnie telefoniche senza l’approvazione del cliente, sempre essere giunto a conclusione. Lo scorso 4 novembre l’esecutivo ha raggiunto un accordo sulla bozza del ddl Concorrenza, in cui sono specificate le nuove norme sulla trasparenza delle aziende riespetto ai loro clienti. Nel ddl è presente, in particolare, una tutela per i consumatori rispetto ai costi extra delle bollette telefoniche gonfiate da servizi extra non richiesti e nascosti all’interno delle offerte, che le compagnie telefoniche applicano senza che ne sia stata fatta specifica richiesta dal cliente.
Leggi anche: Rincari al supermercato, ecco dove i prezzi si è deciso di abbassarli
Da adesso in avanti le compagnie telefoniche dovranno sempre comunicare ai consumatori quali servizi vengono addebitati sulla bolletta telefonica e per attivarli dovrà essere dato il consenso espresso e documentato da parte del consumatore che vorrà attivare tali servizi. Il cliente dovrà quindi essere opportunamente informato di tutti i servizi che concorrono all’importo della sua bolletta telefonica e potrà scegliere con cognizione di causa se accettare o no l’offerta del gestore. Se il gestore non sarà avrà ottenuto il consenso documentato del cliente, non potrà essere attivata alcuna offerta premium e nessun costo o servizio aggiuntivo potrà essere addebitato sulla bolletta del telefono.
Leggi anche: Auchan e Carrefour, perché rischi di dover rinunciare a questi supermercati
Questa modifica alle regole va tutta a vantaggio del consumatore, che finalmente si troverà libero da tutte quelle insidiose trappole delle offerte telefoniche. Scatta inoltre l’obbligo di ottenere il consenso del cliente anche per i servizi che prevedono l’erogazione di contenuti digitali forniti sia attraverso SMS che attraverso MMS, sia tramite connessione dati, con addebitamento su credito telefonico o documento di fatturazione. In sostanza si fa in modo che cada completamente il sistema dell’attivaizone automatica dei servizi non richiesti.