Concluso l’incontro coi sindacati non c’è ancora un accordo sulle pensioni, ma Draghi cede sulla Riforma Fornero: sarà modificata rispetto al 2011.
L’incontro tenutosi ieri tra il Governo i sindacati CGIL, CISL e UIL non partiva coi migliori dei presupposti. Le posizioni dell’esecutivo e dei sindacati erano quasi agli opposti, con i sindacati, in particolare UIL con il presidente Bombardieri, che volevano un rafforzamento delle misure di pensionamento anticipato, fortemente osteggiate dal Draghi. L’incontro del 16 novembre, anche se non ha risolto il nodo delle pensioni in Italia, sembra aver fatto un passo di avvicinamento tra le parti. La discussione su una riforma totale del sistema delle pensioni italiane è rimandato a dicembre, ma l’incontro, confermano entrambe le parti, è stato un passo avanti rispetto al teso braccio di ferro che c’è stato la volta precedente. La cosa importante è che Draghi ha promesso una ridiscussione della Legge Fornero.
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L’obbiettivo dei sindacati era esattamente quello di portare lo Stato ad abbandonare la Legge Fornero, giudicata ingiusta per i lavoratori e sfavorevole a un giusto ricambio generazionale. I sindacati sostengono una forma di uscita più flessibile dal mondo del lavoro e sembra che la discussione con Draghi abbia lasciato socchiusa una porta che porterà a interessanti risvolti per il futuro. Il premier ha infatti rimandato la discussione a dicembre, ma con la promessa di una ridiscussione della Legge Fornero, che potrebbe assumere connotati diversi rispetto al 2011 quando fu formulata.
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I sindacati non sono al 100% soddisfatti, ma considerano la discussione un passo avanti. Questo non è una garanzia che l’Italia supererà la Legge Fornero a dicembre, ma mette la discussione intorno alla riforma del sistema pensionistico tanto auspicata da tutti sui giusti binari. Considerando che il precedente incontro del 26 ottobre tra i sindacati e il governo era stato un buco nell’acqua e aveva lasciato fortissime tensioni tra le due forze, in particolare con il presidente Bombardieri di UIL, che l’ha definito un incontro “non andato affatto bene”.