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Fisco

Cartelle esattoriali, un’altra boccata d’ossigeno. Perchè saranno più leggere

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Riccardo Magliano

Novità dalla Legge di Bilancio 2022. Cartelle esattoriali più leggere ed eliminazione dell’aggio. Una boccata d’aria per tutti i contribuenti.

Alcuni giorni fa il Governo ha licenziato la Legge di Bilancio 2022, con alcuni importanti novità per quanto riguarda il Fisco. Una delle modifiche più importanti è quella relativa alle cartelle esattoriali, che saranno meno pesanti sulle tasche dei contribuenti che hanno qualche debito con lo Stato grazie all’eliminazione dell’aggio, ovvero il meccanismo di remunerazione dell’attività di riscossione a carico del contribuente. Stando alla bozza della manovra fiscale, sarà anche eliminata la gabella, rendendo le operazioni di riscossione meno pesanti sui contribuenti. Tutto questo è il risultato di un finanziamento ingente da parte dello Stato verso l’agente di riscossione, si parla di un fondo stanziato di 995 milioni di euro.

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Il superamento dell’aggio e le altre modifiche ai costi della riscossione sono stati richiesti dalla Corte Costituzionale con la sentenza dello scorso 10 maggio. La riforma era prevista per la legge delega, più in là nel tempo nel 2022, ma il Governo ha deciso di anticipara all’inizio dell’anno inserendo la manovra nella Legge di Bilancio. La fretta sta proprio nella richiesta della Corte Costituzionale, che ha messo in discussione l’esistenza stessa dell’aggio, una misura che fa ricadere sui contribuenti le spese di riscossione in maniera non proporzionata. Per permettere il superamento totale dell’aggio, lo Stato sta pensando a uno stanziamento annuale simile a quello precedentemente esposto, in modo da non dover far affidamento sui pagamenti dei contribuenti per le spese di riscossione.

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Sono stati confermati, invece, il rimborso dei diritti di notifica degli atti di riscossione, ad oggi 5,88 euro per ogni cartella, e le spese per le procedure di recupero. In questo modo l’onere sui debiti con fisco scendono dal 6%, quando era compreso anche l’aggio, al 4,65%, nel caso in cui il saldo avvenga entro 60 giorni dalla scadenza. Le riforme arrivano di pari passo con l’ammodernamento dei sistemi informatici degli uffici Anagrafe, ora più importanti che mai per la riuscita delle riscossioni, perché dovranno gestire le verifiche dei dati ed eventuali errori.

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