Truffe e Superbonus 110%. Le concessioni del credito senza diritto hanno quasi raggiunto il miliardo di euro di perdite e l’Agenzia delle Entrate non è più disposta a tollerarle.
In un intervento alla trasmissione Mezz’ora in Più, su RAI 3, il direttore dell’Ageniza delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, denuncia una situazione molto preoccupante per quanto riguarda il Superbonus 110% sulle facciate degli immobili. Ci sono state molte segnalazioni di truffe collegate al bonus messo in campo dal Governo quest’anno e confermato anche per l’anno prossimo. Ruffini parla di segnalazioni di cittadini che hanno effettuato l’iter per l’utilizzo del Superbonus 110%, ma che non hanno mai visto avviati i lavori sulle proprie case; oppure casi di lavori effettuati da società che non operano nel campo dell’edilizia.
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La situazione per l’Agenzia delle Entrate è estremamente preoccupante. Mettendo insieme tutte le truffe e le irregolarità legate al Superbonus 110%, l’Agenzia delle Entrate è arrivata a una perdita complessiva di 950 milioni di euro a fronte dei 19 miliardi stanziati. Una cifra che in prospettiva può non sembrare esagerata, ma che getta molti dubbi sull’efficacia della misura nel prossimo futuro. Il Superbonus 110%, pensato per aiutare i privati alla ristrutturazione delle facciate delle proprie case e condomini in un periodo di forte crisi portata dal Covid-19, è stato prorogato anche per il prossimo anno, ma l’ombra delle truffe preoccupa non poco per il futuro.
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La soluzione auspicata da Ruffini è quella di una riforma e aggiornamento generale del Catasto, di cui, peraltro, il Governo sta già ragionando da tempo. Ruffini parla di una riforma che permetta un aggiornamento completo delle situazioni fiscali di tutti gli oltre 75 milioni di immobili presenti sul terrotorio italiano, in modo da rendere più efficaci i controlli, essenziali per l’attuazione di misure come il Superbonus 110%, molto sensibile alle truffe. Tirando acqua al suo mulino, il direttore dell’Agenzia delle Entrate dice che una riforma del Catasto sarebbe di grande aiuto anche alla protezione civile e per i territori sismici. L’aggiornamento porterebbe agli occhi dello Stato uan fotografia quanto più simili possibili alla realtà della situazione degli immobili in Italia.
