Il Ministero della Salute dà il via libera all’importazione di carne di coccodrillo nel nostro Paese, vediamo di cosa si tratta.
n Europa in fatto di alimentazione continua ad esserci un forte un interesse nei confronti di alimenti nuovi ed esotici come le carni di coccodrillo, alligatore, lucertole, serpenti o tartarughe la cui vendita fino ad ora è stata sempre vietata. Qualcosa è cambiato con la pubblicazione di una nota del ministero della Salute datata 05/11/2021 che ha dato il via libera alla commercializzazione della carne di coccodrillo, anche se per il momento si tratta solo di quelli allevati nel Nilo.
Il coccodrillo ha una carne bianca, molto pregiata, leggera e nutriente. Il costo in Italia è abbastanza alto, sia per via dei costi di trasporto (gli allevamenti sono tutti all’estero), sia per via della specie abbastanza rara, specie per noi. Il costo, quindi, si aggira intorno alle 150 euro al Kg.
Come si legge nella nota, potranno quindi essere messi commercio “carni di rettili parti commestibili, trasformate o non trasformate, ottenute da rettili d’allevamento che, se del caso, sono autorizzate conformemente al regolamento (UE) 2015/2283 e figurano nel regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione”.
In Italia si potrà mangiare carne di coccodrillo, ma solo quella di una specifica razza
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Viene precisato, inoltre, che la carne dei coccodrilli destinata al consumo possono essere importate nei Paesi Ue soltanto se proviene da Svizzera, Zimbabwe, Botswana, Vietnam e Sudafrica e se presenta uno specifico certificato sanitario.
La carne inoltre deve essere affiancate da uno specifico certificato sanitario. A questo punto si intendono superate le circolari diffuse dal ministero della Salute che vietavano, l’introduzione e la commercializzazione in Italia delle carni di rettile di allevamento trasformate o non trasformate. Insomma presto sulle nostre tavolo potremmo anche mangiare come nei più lontani o esotici ristoranti dell’est asiatico o dell’Africa profonda.
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Per quel che riguarda la sicurezza alimentare, l’Autorità europea delegata, ha individuato possibili pericoli derivanti dal consumo della carne dei rettili. Perciò, la Commissione europea ha incluso la carne di rettili per la ricerca della Trichinella e per la ricerca della Salmonella come criterio di sicurezza alimentare.
Inoltre, al fine di garantire ulteriore sicurezza alimentare per la carne rettile, la Commissione ha ritenuto opportuno introdurre, in fase di macellazione, anche controlli ufficiali specifici: ispezione ante mortem e post mortem.