ll costo del caffé al bar aumenterà inesorabilmente nel prossimo futuro. Incremento di circa il 20% su ogni tazzina a causa dell’aumento generale del prezzo di imporazione della materia prima.
Dopo le bollette e la benzina, un altro rincaro arriva a minacciare le abitudini e la vita quotidiana degli italiani: quello del caffé. Considerando quanto sia comune il consumo di caffé in Italia, questo potrebbe essere un problema serio per tutti. Il rincaro si aggirerà intorno al 20% su ogni tazzina di prodotto consumata, portando il prezzo di un caffé al bar ad aumentare di costo dal classico 1,00 euro/1,10 euro fino a 1,50 euro, prezzo che oggi potremmo associare soltanto a caffé di alta qualità. I fattori che hanno concorso a questa improvvisa impennata dei prezzi sono fondamentalmente 2.
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Innanzi tutto c’è stata la crisi derivata dal Covid-19, con tutte le sue conseguenze: dall’aumento dei costi per il trasporto, al rallentamento delle importazioni alle frontiere, che hanno concorso a una relativa penuria di materia prima nei singoli stati, Italia inclusa. Il secondo fattore è quello del cambiamento climatico. Le piante di caffé crescono in pochissime zone del mondo, nella fattispecie in America Latina e in alcune zone dell’Africa. La coltivazione di queste piante è estremamente delicata perché occorre una determinata temperatura ed altitudine, nonché un’attenzione continua, perché crescano in modo corretto e non vengano intaccate da malattie. Il 2020, tuttavia, soprattutto in America Latina, è stato un anno terribile per le coltivazioni. Le gelate registrate in molte zone del continente hanno minato la resistenza delle piante di caffé; gran parte delle piante sono morte e la materia prima è sempre più scarsa.
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Questo ha portato il caffé ad aumentare tantissimo di prezzo in borsa. Nel 2020 una libbra di caffé sul mercato costava 100 centesimi di dollaro, mentre nel 2021 il prezzo è salito a 1.400 centesimi. Sul mercato italiano questo aumento si è sentito con un innalzamento del 20-25%, portando alla conseguenza diretta di un aumento del 20% del prodotto finito. Non solo il caffé al bar, quindi, ma anche quello al supermercato tenderà ad aumentare, e secondo le stime la situazione non farà che peggiorare almeno per tutto il 2022.