Quota 102 rischia di diventare un privilegio per pochi e non una opportunità per molti. Chi potrà andare in pensione nel 2022.
Quota 102 sembra ormai in dirittura d’arrivo. Salvo ripensamenti dell’ultimo momento, il nuovo meccanismo di pensione anticipata che sostituirà quota 100 partirà il primo gennaio 2022.
Una soluzione quella di quota 102 che, in teoria, dovrebbe rappresentare uno scalino fra quota 100 e il ritorno alla Fornero (in pensione a 67 anni). Ma che, di fatto, è uno specchietto per le allodole perché consentirà solo a poche migliaia di lavoratori di uscire prima dal lavoro rispetto a quota 100.
Ma quanti saranno i lavoratori coinvolti? Da un primo calcolo sembra che il numero si aggirerà sui 16800 totali. Sono queste le persone che potranno sfruttare questa possibilità entro i prossimi 12 mesi, visto che già nel 2023 questa soluzione andrà a scadenza.
Ben diverso è il numero calcolato dai sindacati, che parlano di una platea potenziale di 11mila beneficiari per Quota 102, quasi dieci volte in meno rispetto all Quota 100 in vigore fino alla fine del 2021. Per quanto riguarda la spesa complessiva, questa si dovrebbe aggirare sui 170 milioni di euro per il 2022, ma salirà fino a 1,6 miliardi entro il 2025. Questa differenza sarà recuperata dai minori oneri previsti dalla fine di quota 100.
Quota 102, ecco chi potrà lasciare il lavoro per andare in pensione nel 2022
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Ma in cosa consiste esattamente quota 102? Nel dettaglio, il requisito anagrafico sale di due anni rispetto ai 62 previsti da quota 100. Mentre quello contributivo resta fermo a 38 anni. Quindi 64 anni di età e 38 di contributi da centrare entro la fine del 2022. Con questi paletti è del tutto evidente che saranno in pochi a beneficiare di quota 102. O meglio, solo i lavoratori che durante il prossimo anno matureranno i 38 anni di contributi previsti anche da quota 100.
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Del resto 38 anni di lavoro non sono pochi e raggiungerli nell’arco di 12 mesi con la combinazione dell’età diventa un imbuto che si stringe sempre più. L’obiettivo del governo, rimarcato ancora una volta dai sindacati, è di evitare l’utilizzo della pensione anticipata rispetto alla riforma Fornero che, va ricordato, prevede un’età pensionabile spostata a 67 anni. Dunque chi avrà 64 anni nel 2022, ma solo 36 anni e 6 mesi di contributi, dovrà attendere altri tre anni prima di poter accedere alla pensione.