Rottamazione, come controllare la tua posizione e stare tranquillo con il Fisco

I contribuenti per cui c’è stata la rottamazione delle cartelle esattoriali con il saldo a stralcio o la cosiddetta Rottamazione ter hanno un modo per controllare la posizione con il Fisco. Ecco come fare

“Verifica Stralcio” è il dispositivo rivolto ai contribuenti con pendenze economiche al di sotto di cinquemila euro, cassati con condono fiscale. In pratica consente ai contribuenti italiani di controllare se i debiti nei confronti del Fisco sono stati realmente eliminati.

Il decreto Sostegni aveva previsto l’annullamento delle pendenze economiche ancora in sospeso fino al 31 ottobre scorso. I debiti al di sotto dei cinquemila euro, sono stati cassati con condono fiscale. Grazie al nuovo servizio, il contribuente può verificare personalmente se l’Agenzia delle Entrate ha accettato o meno la pratica per lo stralcio dei debiti.

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I servizi di “Verifica Stralcio”

Con l’obiettivo di dare ai contribuenti un accesso diretto all’Agenzia delle Entrate, lo strumento dà alla possibilità al cittadino di richiedere l’inoltro dei bollettini degli importi ancora da pagare al netto dei debiti annullati,. Consente, inoltre, di scaricare su internet le rate della Rottamazione ter.

Per il versamento dall’undicesima rata in poi della Rottamazione ter, l’Agenzia delle entrate ha effettuato l’inoltro dei modelli cartacei nei mesi di settembre e ottobre. L’invio non è stato effettuato per chi aveva già fatto richiesta attraverso altri servizi, come “Conti Tu” e “Verifica Stralcio”.

Come accedere al servizio per la Rottamazione ter

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Per accedere al sistema non sono necessari codici pin e password. È sufficiente andare sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov e cercare le sezioni “Rottamazione-ter” e “Saldo e stralcio”. 

A quel punto le uniche credenziali che il contribuente deve inserire sono il proprio codice fiscale e la documentazione richiesta per ricevere i bollettini, che può essere semplicemente scaricata dall’area riservata del sito con lo Spid, con la carta d’identità elettronica o con la carta nazionale dei servizi Inps.