Secondo molte associazioni dei consumatori i requisiti del bonus terme da 200 euro non sono chiari, rischia di arrivare a pochi fortunati e c’è il pericolo di rincari.
Le associazioni a difesa dei consumatori non sono entusiaste del bonus terme e ne evidenziano alcuni limiti. Il bonus terme è una misura introdotta dal governo, con l’obiettivo di sostenere la ripresa dell’economia. In pratica, prevede il dimezzamento delle spese per trattamenti termali, fino a un tetto massimo di 200 euro, rivolto a tutti i cittadini che ne facciano richiesta.
Tuttavia, secondo le associazioni di categorie, ci sono delle falle nel modo in cui è stato concepito il bonus e il rischio concreto è che, alla fine, potranno usufruirne solo una porzione ristretta dei cittadini italiani e c’è il pericolo di rincari all’ultimo momento. Questo perché i requisiti individuati non sono chiari.
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Il Codacons: “Bonus terme misura folle”
Senza mezzi termini la bocciatura del Codacons: una misura “folle, senza criterio e senza logica”, è stato definito. “Se da un lato poteva avere un senso concedere un incentivo per sostenere le spese relative ai servizi termali – denuncia il Codacons – dall’altro non si comprende perché il bonus debba spettare a tutti indipendentemente dal reddito e senza alcun limite legato all’Isee. Così anche chi non ha alcuna difficoltà economica potrà avvalersi del sussidio per godere di giorni di vacanza alle terme o momenti di relax, a danno della collettività che finanzia il bonus”.
Non solo. Secondo il Codacons “i cittadini più benestanti potrebbero riuscire ad accaparrarsi l’incentivo a discapito degli utenti meno abbienti e che realmente avrebbero bisogno di un sussidio per accedere agli stabilimenti termali. I 53 milioni di euro stanziati per una spesa massima di 200 euro, inoltre, appaiono del tutto insufficienti, perché in tal modo, se si acquisteranno pacchetti e servizi fino ad arrivare al tetto massimo di 200 euro, solo 265mila fortunati potranno beneficiare dell’incentivo, indipendentemente dal loro reddito’’.
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L’associazione Consumerismo No Profit: “Requisiti poco chiari”
Sulla stessa linea anche l’associazione Consumerismo No Profit, che evidenzia una serie di punti deboli. ”A pochi giorni dalla partenza ufficiale del bonus terme è caos totale sul nuovo incentivo varato dal Governo – spiega l’associazione – Molte strutture hanno già raccolto le richieste dei cittadini, con il rischio che la maggior parte degli utenti che intendono approfittare del sussidio rimangano a bocca asciutta’’.
Infatti, “non è chiaro come le strutture termali gestiranno le domande dei cittadini, sulla base di quali criteri inoltreranno le prenotazioni e chi vigilerà sul rispetto dei diritti degli utenti e per evitare abusi. A tale situazione si aggiunge il rischio rincari, con molti operatori che potrebbero aumentare le tariffe dei propri servizi approfittando dei soldi messi a disposizione dal governo, o condizionare l’utilizzo del bonus all’accettazione di costosi pacchetti’’, conclude l’associazione.