La legge prevede la possibilità di pignorare lo stipendio di un inquilino che non paga l’affitto di casa. Cosa dicono le norme in vigore in Italia.
L’inquilino che si trova con alcune mensilità arretrate per pagare l’affitto di casa potrebbe ritrovarsi con lo stipendio pignorato. È necessario, in base alla legge, chiedere un decreto ingiuntivo di sfratto e poi procedere all’esecuzione forzata con l’ufficiale giudiziario.
Naturalmente, nel caso in cui l’inquilino è nullatenente o se non ha ancora fissato una nuova dimora, per il creditore riavere i soldi che spettano potrebbe essere più complicato.
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Come chiedere il pignoramento dello stipendio di chi non paga l’affitto
La procedura di pignoramento, generalmente, non si attiva quando è ancora in corso il contratto di locazione, mentre segue l’esecuzione del decreto ingiuntivo di sfratto. In questo caso, il proprietario dell’abitazione può intimare lo sfratto dopo venti giorni di ritardo nel pagamento di una mensilità in affitto. Nel caso in cui l’inquilino saldi quanto dovuto, si interrompe la procedura di sfratto.
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Altrimenti, può chiedere un termine di 90 giorni per adempiere. Se nell’arco di questi 90 giorni continua a non pagare l’affitto arretrato, il Tribunale emette una ordinanza di sfratto nei suoi confronti e l’ingiunzione a pagare i canoni non versati fino a quel momento, compresi quelli maturati durante la procedura giudiziale.
Dopo l’emissione del provvedimento di sfratto da parte del giudice, il proprietario di casa, che risulta creditore, può rivolgersi all’ufficiale giudiziario per procedere al pignoramento dello stipendio dell’inquilino che non ha pagato l’affitto di casa.