Da martedì 2 novembre è possibile verificare l’elenco delle terme accreditate a cui è possibile richiedere il bonus.
Pubblicato l’elenco delle strutture che hanno aderito al bonus terme. Infatti, da martedì 2 novembre è possibile verificare l’elenco delle terme accreditate a cui è possibile richiedere il bonus. Le strutture che hanno aderito al bonus terme sono: 44 in Veneto, 17 in Emilia-Romagna, 15 in Campania, 12 in Toscana, 5 in Lombardia, 5 nella Provincia, autonoma di Trento, 3 nel Lazio, 3 nelle Marche, 2 in Abruzzo, 2 in Sicilia, 1 in Basilicata, 1 in Calabria, 1 in Friuli Venezia Giulia, 1 nella Provincia autonoma di Bolzano, 1 in Piemonte, 1 in Puglia, 1 in Sardegna, 1 in Umbria, 1 in Valle d’Aosta.
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Ciò che che gli interessati dovranno fare è contattare la struttura in cui si vorrà andare per trascorrere qualche giorno di relax, inviare una email di richiesta. Successivamente, sarà la struttura stessa a richiedere il bonus per i cittadini e occuparsi della prenotazione gratuita. Una volta completata la procedura poi i diretti interessati saranno avvertiti, così da poter prenotare la propria vacanza con cure termali incluse. Da lunedì 8 novembre le strutture invieranno la richiesta di bonus in ordine cronologico a Invitalia, che verificherà i requisiti ed emetterà i voucher fino all’esaurimento dei fondi. A quel punto avverrà la comunicazione al cliente.
Cos’è il bonus terme
Si tratta di uno sconto del 100% sui servizi termali, fino a un massimo di 200 euro a persona, destinato all’acquisto di servizi termali e di circuiti benessere. La misura ha come obiettivo quello di sostenere l’economia in generale e nello specifico un settore maggiormente colpito dalla pandemia. Il bonus si rivolge a tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia, senza limiti ISEE e senza limiti legati al nucleo familiare. La misura consiste in uno sconto del 100% sul prezzo d’acquisto dei servizi termali prescelti, fino a un massimo di 200,00 euro. Ogni cittadino può usufruire del bonus una sola volta.
Per poter usufruire del bonus è necessario che i servizi termali non siano già a carico del Servizio Sanitario Nazionale né di altri enti pubblici e che non siano quindi oggetto di ulteriori benefici riconosciuti all’utente. Il buono non è cedibile a terzi, né a titolo gratuito né in cambio di un corrispettivo in denaro. Inoltre, non costituisce reddito imponibile dell’utente e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente – ISEE.