La pensione di cittadinanza è uno strumento di contrasto alla povertà rivolta alle persone anziane. A chi è rivolta la misura e quali sono i requisiti.
Non solo reddito di cittadinanza. Una misura simile alla bandiera del Movimento 5 Stelle è rivolta ai nuclei familiari composti da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni. È concessa anche nel caso in cui il componente o i componenti del nucleo familiare con più di 67 anni convivono con una o più persone in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, di età inferiore ai 67 anni.
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Al momento della presentazione della domanda, è necessario rispondere a determinati requisiti. Prima di tutto, è rivolta ai nuclei familiari e dunque ai soggetti componenti la famiglia anagrafica: coniugi e figli (se maggiorenni non conviventi i figli devono avere età inferiore ai 26 anni, essere nella condizione di essere a loro carico ai fini IRPEF e non essere coniugati o con figli).
Inoltre, chi richiede il beneficio deve essere in possesso della cittadinanza italiana o di un Paese dell’Unione Europea ed essere residente in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Ci sono poi una serie di requisiti reddituali e patrimoniali. Un valore ISEE inferiore a 9.360 euro, un valore del patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione, non superiore a una soglia di 30.000 euro. Infine, un valore del reddito familiare inferiore a 7.560 euro moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza, pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare e incrementato con determinati calcoli in base agli altri componenti.
Non ha diritto alla pensione di cittadinanza il componente del nucleo familiare disoccupato a seguito di dimissioni volontarie (tranne quelle per giusta causa), nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni. La pensione di cittadinanza è compatibile con il godimento della NASpI, della DIS COLL e di altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.
Nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario o avere disponibilità di autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta, ovvero di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc, nonché motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei due anni antecedenti, oppure navi e imbarcazioni.
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