Tamponi fatti una seconda volta gratuitamente. Ecco come molte persone hanno ottenuto più volte il green pass senza spendere i soldi del tampone.
Essere costretti a spendere una media di 15-20 euro ogni due giorni per andare a lavorare non deve essere una cosa facile. Tuttavia chi, per un motivo o per un altro, non può o non vuole sottoporsi alle dosi vaccinali deve compiere questo sacrificio per poter andare tutti i giorni a lavoro, visto che di questi tempi il green pass è obbligatorio più o meno per tutti e la prudenza con la possibilità di aumento dei contagi non è mai troppa. Proprio per questo fattore di obbligo, sono già molti quelli che hanno cercato sotterfugi per spendere meno o non spendere affatto per i loro tamponi.
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Un po’ come succedeva qualche tempo fa con i biglietti di autobus, per cui una persona poteva provare a non obliterare il biglietto per poterlo utilizzare una seconda volta, alcune persone hanno conservato gli scontrini della farmacia dove hanno fatto il tampone molecolare per poterlo fare una seconda volta a distanza di giorni. Il fatto che molto spesso la zona dove vengono effettuati i tamponi non è sempre a portata di vista di chi lavora all’interno della farmacia ha permesso a molti di potersi presentare al laboratorio dei tamponi con un vecchio scontrino al posto di quello che avrebbe dovuto acquistare, in modo da poter fare un tampone gratis. Questa truffa è diventata talmente popolare e utilizzata che molte farmacie hanno cominciato a segnare gli scontrini per evitare che vengano riutilizzati.
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Sui tamponi poi è guerra aperta tra sindacati e governo, dove i primi vorrebbero che fosse lo Stato a farsi carico delle spese dei tamponi delle persone non vaccinate, mentre il Governo, che vuole spingere sulla campagna vaccinale, propone addirittura nuove restrizioni sul green pass da tampone. Il green pass stesso era stato fatto per incentivare gli italiani a vaccinarsi, per raggiungere un numero di vaccinati abbastanza alto da garantire l’immunità di gregge. Tuttavia sono ancora tante le persone che non vogliono o non possono essere vaccinate e ricorrono ai tamponi. Questo, unito al fatto che i contagi sono aumentati di nuovo nell’ultimo mese, sta portando il Governo a pensare a una riduzione del tempo di validità del green pass per chi lo ottiene con il tampone.