L’idea di poter comprare una casa al prezzo simbolico di 1 euro è molto allettante, ma questo prezzo non è veritiero al 100%. Prendere una casa a 1 euro comporta una serie di obblighi che fanno spendere molto di più.
L’iniziativa delle case a 1 euro è stata proposta da alcuni Comuni italiani per riuscire a combattere il progressivo spopolamento dei centri storici dei paesi, dato che molto spesso i giovani preferiscono abbandonarli per cercare fortuna nelle grandi città. L’idea, sviluppatasi nel sud Italia, gira attorno al fatto di vendere vecchie abitazioni dei centri storici al prezzo simbolico di 1 euro e lasciare all’acquirente l’onere di ristrutturare l’edificio. Con un tempo limite, solitamente di 2 anni, per ristrutturare l’edificio acquistato, l’acquirente può poi vantare una casa in un borgo italiano. Questa iniziativa ha attratto moltissime giovani coppie in cerca di casa, molti pensionati che vogliono tornare a una vita meno caotica o anche moltissimi acquirenti stranieri che hanno cominicato a popolare i borghi italiani.
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La sintesi di tutto questo è che la casa è possibile acquistarla a 1 euro, ma tutti i lavori di ristrutturazione non sono gratuiti e sono spesso portatori di spese importanti, specie se pensiamo che molte delle case in vendita in questo modo sono in stato di abbandono da molto tempo. Oltre ai costi di ristrutturazione, i Comuni che partecipano a questa iniziativa prevedono nei contratti di compravendita una serie di obblighi che cambiano da Comune a Comune. Ci sono differenze riguardanti i tempi e le modalità di inizio e di fine del lavori di ristrutturaizone, e anche costi extra per tutelare il Comune. Per fare un esempio, un Comune delle Marche che ha recentemente cominciato a vendere case a 1 euro, prevede l’obbligo di stipulare una polizza fideussaria a favore del Comune, dell’importo di 4.000 euro con validità di 4 anni e 6 mesi. Il Comune si terrà la somma nel caso non vengano rispettati i tempi di inizio e fine dei lavori di ristrutturazione dell’edificio acquistato. In pratica chiede una caparra.
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Nonostante le regole di base siano le stesse per tutti, tutti i Comuni hanno un proprio regolamento interno per i contratti di compravendita. Questi possono comprendere costi aggiuntivi di ogni tipo, quindi prima di acquistare una casa a 1 euro è meglio leggere attentamente i bandi e valutare attentamente quanto sia il costo effettivo di una nuova casa.
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