%26%238220%3BHo+provato+a+chiamarti%2C+richiamami%26%238221%3B.+Rispondere+a+questo+messaggio+pu%C3%B2+costarti+caro
missionerisparmioit
/2021/11/02/ho-provato-a-chiamarti-richiamami-rispondere-a-questo-messaggio-puo-costarti-caro/amp/
Risparmio

“Ho provato a chiamarti, richiamami”. Rispondere a questo messaggio può costarti caro

Published by
Riccardo Magliano

Scoperta una nuova truffa telefonica. Già migliaia di segnalazioni in pochi giorni riportano il contenuto di un SMS a cui non rispondere per nessuna ragione.

Le numerose segnalazioni recenti hanno portato a galla una nuova truffa telefonica molto semplice e molto insidiosa. La tecnica utilizzata per questa truffa si chiama ping calling e consiste nell’inviare a un malcapitato un SMS dai toni amichevoli, apparentemente di qualche conoscente che ha provato a chiamare e non vi ha trovati, che chiede di richiamare. “Ciao, ho provato a chiamarti, richiamami al xxxxxxxxx baci”. Non bisogna mai rispondere a questi messaggi. Se qualcuno lo facesse, il truffatore avrebbe libero accesso al credito del cellulare, o persino al conto bancario, se il telefono è collegato al proprio conto corrente. Con una semplice chiamata si permetterebbe a uno sconosciuto di rubare i nostri soldi direttamente da sotto il nostro naso.

Leggi anche: Reddito di Cittadinanza, dopo tante parole chi rischia di perderlo davvero

Il numero da cui arriva il messaggio è un numero a pagamento non registrato in rubrica, e se qualcuno dovesse, malauguratamente, accettare l’invito a richiamare il numero, riceverebbe una risposta immediata, ma senza parlare con l’interlocutore. L’obbiettivo della truffa è infatti tenere la vittima al telefono il più a lungo possibile, in modo da poter scalare il credito e addebitare il costo della chiamata, che secondo quanto riferisce la Polizia Postale può arrivare a 1,50 euro al secondo.

Leggi anche: 2022 è tempo di trovare un lavoro: 150 mila assunzioni e i posti sono ottimi

Questo tipo di truffa, assieme agli altrettanto pericolosi casi di phishing e smishing, si è intensificato enormemente durante il periodo della pandemia, con l’isolamento delle persone e il passaggio al digitale di molte persone che prima non erano avvezze al suo utilizzo. Durante il periodo del lockdown in particolare, la truffa del ping calling, o Truffa Wagiri, ha mietuto moltissime vittime. Inizialmente la truffa non era fatta tramite un sms, ma tramite chiamata proveniente da un paese straniero: Kosovo, Tunisia, Inghilterra o Moldavia, una chiamata talmente curiosa da spingere chi la riceveva a richiamare, per poi scoprire di aver perso 30 o 40 euro mentre ascoltava una musica di attesa o il semplice silenzio.

Recent Posts

Pensioni, come calcolare i prossimi aumenti

Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…

1 anno ago

Rottamazione fiscale, attenzione al modulo da usare

Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…

1 anno ago

Passaporti, come devi sapere quest’anno prima di partire per le vacanze

Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…

1 anno ago

Pensioni d’invalidità, a luglio c’è l’aumento

Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…

1 anno ago

L’inflazione continua a far danni: cosa accade alle Pensioni

L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…

1 anno ago

Scadenza fiscale del 30 giugno: a chi interessa e perché è importante

La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…

1 anno ago