La vendita di immobili all’asta può rivelarsi, in questo caso, un’ottima soluzione sia per chi vende che per chi riceve. Ecco come funziona.
La crisi economica che già da tempo grava sulle spalle di moltissimi italiani, unita alla pandemia e al disagio del Coronavirus, ha di fatto scoraggiato le persone dagli investimenti. Condizioni di lavoro precarie, unite a stipendi bassi, rendono di fatto impossibile pensare ad un mutuo sulle spalle e ad un investimento negli acquisti di immobili. Ed è per questo che l’asta può rivelarsi, in questo caso, un’ottima soluzione sia per chi vende che per chi riceve. Facciamo un esempio. Quando colui che deve pagare il mutuo non riesce più ad adempiere al suo obbligo, scatta automaticamente il pignoramento di uno o più beni immobili, che vengono poi venduti all’asta.
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Secondo un’indagine di Immobiliare.it, nel 34% dei casi la vendita di case all’asta viene ancora visto come meccanismo riservato agli operatori professionali; il 31% degli intervistati teme le tempistiche di sgombero dell’immobile; il 17% degli intervistati teme i tempi della burocrazia. Cerchiamo di fare chiarezza sui vantaggi e i benefici, anche in termini economici, derivanti dall’acquisto di immobili tramite asta. Si stima che il risparmio medio per chi compra casa all’asta sia del 30%. Ma in alcune città come Milano o Bologna il risparmio può essere maggiore. Infatti, prendendo ad esempio queste due città, gli immobili all’asta misurano in media 70 metri quadri e costano 227.000 euro, il 44% in meno rispetto al prezzo medio al metro quadro. A Bari, dove gli immobili all’asta misurano in media 108 metri quadri e costano 213.000 euro, il risparmio è del 36% rispetto al prezzo medio rilevato nella città per gli immobili in vendita. Ancora, prendendo come esempio Firenze, il risparmio può essere del 31% rispetto al prezzo di mercato delle case in città.
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Il piano di dismissioni immobiliari dell’Inps prosegue ogni anno, con immobili la cui base d’asta supera il milione di euro. Le aste verranno effettuate per singoli lotti e gli immobili verranno messi in vendita nello stato di fatto, di diritto, di manutenzione e di consistenza in cui si trovano, con ogni pertinenza di proprietà, impianti esistenti, servitù attive e passive ove esistenti. Gli immobili in questione saranno venduti tramite la Rete Aste Notarili,, sistema informatico realizzato dal Consiglio Nazionale del Notariato per la gestione delle aste telematiche. Gli interessanti potranno partecipare via web e rilanciare, così da giungere all’offerta più vantaggiosa.
Sicurezza e trasparenza
La Rete Aste Notarili garantisce sicurezza eliminando il rischio turbative e di clonazioni; ma anche tracciabilità degli atti e dei soggetti che partecipano alla procedura e applicazione normativa antiriciclaggio. Inoltre permette accessibilità ai cittadini e piena trasparenza delle procedure. Tra l’altro, i partecipanti coinvolti assistono in tempo reale a tutti gli eventi. Come fare, quindi? Basta recarsi in qualsiasi studio notarile aderente alla RAN per depositare la cauzione e procedere con le offerte. Successivamente, nel giorno e nell’ora stabiliti dal bando, il cittadino si recherà presso lo studio del notaio presso il quale ha presentato l’offerta. Ciò nonostante, sulla procedura, rimangono diverse perplessità.
La procedura
I prezzi, insomma, sono più bassi soprattutto se l’aggiudicazione avviene dopo aste che sono già “fallite” e che quindi hanno abbassato il prezzo dell’ immobile. Inoltre, non ci sono spese notarili. Il passaggio di proprietà del bene dal proprietario all’acquirente avviene con un decreto di trasferimento del Tribunale, che cancella il pignoramento e le ipoteche iscritte nei registri immobiliari a carico del debitore sull’immobile oggetto di vendita. Per controllare le aste di case si possono consultare sul sito o nella bacheca del relativo tribunale di competenza gli immobili in vendita, ognuno dei quali è accompagnato da tutta la documentazione necessaria. 45 giorni prima del giorno dell’asta viene comunicata la data e il luogo dell’asta, che avrà un prezzo di partenza. L’offerta dell’eventuale acquirente è solitamente del 10% dell’importo della casa.
Se la casa aggiudicata all’asta ha un costo elevato e chi vuole acquistarla non dispone della necessaria liquidità può chiedere l’importo necessario stipulando un mutuo in banca che non deve superare l’80% dell’importo richiesto. Negli ultimi cinque anni, la crescita di ricerche delle case all’asta in Italia è stata del 23%. Minori le compravendite. Sta di fatto che comprare casa rimane l’investimento più ambito e che, il risparmio, è fondamentale.