Sulle confezioni di pasta non sarà più scritta la provenienza. Quali marche usano grano italiano

Il 31 dicembre sulle confezioni di pasta confezionata non ci sarà più l’obbligo di segnalare grano non italiano: ma quali marchi lo usano?

Dopo i festeggiamenti per il Pasta Day in tutto il mondo continuiamo a parlare dell’alimento preferito dagli italiani. Ne consumiamo circa 28 kg a testa ogni anno, letteralmente in tutte le salse possibili e immaginabili. Ma sappiamo cosa mettiamo in tavola? Le marche che acquistiamo ogni giorno utilizzano grano che spesso non è di origine italiana e neanche europea. Questo naturalmente non significa una qualità più bassa, ma come sempre sarebbe fondamentale informare il consumatore, così da poterlo far scegliere in piena consapevolezza e autonomia.

Fino al 31 dicembre 2021 la lista degli ingredienti stampata sui pacchetti prevede l’obbligo di provenienza, ma dall’inizio del prossimo anno questa regola decadrà, quindi i produttori potranno anche omettere questa informazione. Nel 2017 si propose e ottenne con i “Decreti Origine” l’obbligo di segnalare sul retro della confezione l’origine del grano, se italiano, europeo o extra europeo. In questo modo, fa sapere Coldiretti in una nota, l’acquisto di prodotti 100% italiani è aumentato notevolmente.

La lista dei produttori che utilizzano grano italiano per fabbricare la pasta

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Ma quindi come riconoscere in futuro l’eventuale pacco di pasta 100% Made in Italy? Ecco una lista dei produttori nostrani che utilizzano solo grando proveniente dal nostro paese:

Agnesi: mix unico di grani duri raccolti nelle regioni italiane;

Alce Nero: grani duri biologici coltivati in Italia;

Antonio Amato: con grano 100% italiano macinato fresco nel mulino di Salerno;

Barilla: sul sito del marchio si legge che “per i formati classici della pasta destinata al mercato italiano, Barilla utilizza grano 100% italiano selezionato”;

Baronìa: con grano duro selezionato, esclusivamente italiano;

Conad: la pasta biologica della linea “Verso Natura” è prodotta con semola 100% di origine italiana;

Divella: la linea integrale usa 100% grano italiano;

Eurospin: la Pasta Tre Mulini della “linea Bronzo” è di pasta di semola di grano duro 100% italiano e anche la linea di pasta biologica è realizzata con grano 100% italiano, così come le trofie integrali;

Girolomoni: ottenuta esclusivamente con grani duri coltivati in Italia di origine biologica;

Granoro, linea Dedicato: linea che utilizza 100% grano pugliese;

Granoro, linea Bio: linea Granoro che utilizza 100% grano biologico coltivato in Italia;

La Molisana: di solo grano italiano coltivato in Molise, Puglia, Marche, Lazio e Abruzzo;

La Pasta di Camerino: grano 100% italiano;

Libera Terra: grano duro biologico del Sud-Italia;

Liguori: grani duri 100% italiani ad alto contenuto proteico, coltivati nei campi del Tavoliere delle Puglie, della Basilicata, del Molise e delle Marche;

Pasta Armando: di grano di filiera 100% italiano;

Pasta Coop, linea Fior Fiore: da semola di grano duro di origine italiana;

Pasta Despar Premium: 100% grano italiano;

Rummo, linea integrale e biologica: realizzate con grano 100% italiano nel rispetto dell’ambiente. L’azienda ha annunciato il passaggio dell’intera filiera al grano 100 per cento italiano;

Valle Del Grano: prodotta esclusivamente con grani duri siciliani;

Vivi Verde Coop: ottenuta da grano duro biologico 100% italiano;

Voiello: con Grano Aureo, grano duro italiano 100% italiano.

Ecco invece chi utilizza una miscela tra granaglia italiana e materia prima proveniente da altri paesi:

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Conad: utilizza almeno il 51% di grano italiano, il restante è estero;

Coop: il grano è Ue e non Ue;

De Cecco: grano italiano, Ue e non Ue. Si utilizzano grani duri italiani, californiani e dell’Arizona;

Divella: grano italiano, Ue e non Ue;

Eurospin: sul sito non segnalano la provenienza del grano della pasta “3 mulini”;

Garofalo: grano italiano, australiano e dell’Arizona;

Granoro: grano italiano, Ue e non Ue. Il grano proviene da Italia, Canada, Stati Uniti, Australia, Francia, Grecia e Spagna;

Todis: sul sito non segnalano la provenienza del grano della pasta “Cuore mediterraneo”.

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