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Covid, in arrivo un altro bonus da 600 euro

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Riccardo Magliano

Nonostante il problema dei contagi da Covid-19 sia in parte rientrato grazie alle vaccinazioni e alle restrizioni, questo è ancora presente. Lo Stato mette a disposizione un nuovo bonus per i datori di lavoro.

Considerando quante attività hanno subito rallentamenti anche molto pesanti dalle assenze per malattia dei propri lavoratori, il Governo ha messo in campo un nuovo bonus di indennizzo per i datori di lavoro. Il bonus è stato inserito nel Decreto Fisco e Lavoro, pubblicato nella Gazzetta Ufficilale lo scorso 22 ottobre. Il bonus consiste in un indennizzo di 600 euro per i datori di lavoro che hanno visto la propria attività bloccata dai lavoratori costretti a casa per malattia perché positivi al Covid-19 e incapacitati di svolgere la propria attività in maniera agile. Il bonus tuttavia non è per tutti e servono alcuni requisiti da soddisfare per fare domanda.

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Il bonus di 600 euro arriverà una tantum per i datori di lavoro del settore privato con obbligo previdenziale presso le Gestioni INPS, esclusi i datori di lavoro domestico, per gli oneri sostenuti relativi ai propri lavoratori dipendenti non aventi diritto all’assicurazione economica di malattia presso l’INPS. Il bonus di 600 euro è riconosciuto per ciascun anno solare dal 31 gennaio 2020 al 31 dicembre 2021 una tantum e per ogni lavoratore che è andata in quarantena per Covid e il cui lavoro non può essere svolto in modalità agile. La nuova indennità si rivolge ai datori di lavoro iscritti a una Gestione INPS che non prevede l’assicurazione per malattia.

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Il decreto Fisco e Lavoro che ha previsto nuove risorse per l’indennità di malattia per la quarantena Covid-19 che per il 2021 ancora non era stata finanziata, ha introdotto anche il bonus 600 euro una tantum aggiungendo il comma 7-bis dell’articolo 26 del decreto Cura Italia di marzo 2020 permettendo ai datori di lavoro di ottenere il rimborso su quanto anticipato. Il decreto, come anticipato, riconosce dal 30 gennaio 2020 al 31 dicembre 2021, dando priorità agli eventi cronologicamente anteriori, l’indennità di malattia per la quarantena a carico dell’INPS a tutti i lavoratori che non possono svolgere il lavoro in smart working.

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