Spunta l’ipotesi di un aumento del bollo auto. Se ne parla in Regione Toscana, per risanare il deficit del bilancio pubblico.
Ai vari aumenti in settori differenti che si stanno aggiungendo uno dopo l’altro, spunta anche l’ipotesi di un aumento del bollo auto. Se ne parla in Regione Toscana dove le parole di Eugenio Giani sembrano aprire agli aumenti perché all’appello mancano oltre 550 milioni sanità esclusa. “L’aumento del bollo auto è una ipotesi ventilata da me in giunta. Le ipotesi sono tante e sono contenute in un pacchetto di proposte che dovremo valutare approfonditamente sulla doppia direttrice Roma e giunta. Prima di toccare i portafogli dei toscani ci penso centomila volte“, afferma il presidente della Regione Toscana a La Nazione. Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in consiglio regionale Toscana, ha riferito che “la questione resta aperta” e sarà affrontata in un confronto del gruppo consiliare. Nicola Danti, coordinatore toscano di Italia Viva, ed europarlamentare, ha dichiarato di essere “fermamente contrari a ogni ipotesi di aumento della pressione fiscale. Le tasse devono diminuire non aumentare. Il denaro va restituito ai cittadini, non prelevato. Peraltro questa vicenda del bollo è bizzarra: non è stata discussa né in giunta, né in consiglio regionale”.
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Lo stesso Danti ha però ricordato la criticità dei bilanci.“Non abbiamo avuto però nessun notizia precisa da Giani e da Bezzini. Credo sia arrivato il momento di pensare meno, molto meno, a tagli di nastro e vernissage e operare per dare vita a un’azione di governo animata dalle forze di maggioranza e guidata collegialmente dalla giunta”. Per sanare il deficit di 550 milioni, i 200milioni chiesti alle regioni per far fronte alle spese sostenute in pandemia non bastano. “In settimana conto come tutti gli altri presidenti delle Regioni di sapere il peso dei trasferimenti dallo Stato. Solo allora avremo un quadro più preciso e sapremo come muoverci“, conclude Giani.
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La tassa regionale obbligatoria per la circolazione dei veicoli dovrà essere pagata entro il 31 dicembre, altrimenti si andrà incontro a degli interessi di mora. Solo alcune regioni, in maniera autonoma, hanno concesso una proroga del pagamento del bollo auto oltre la data prefissata. In particolare la dilazione per il bollo auto 2021 è attiva in Veneto, Campania ed Emilia Romagna. Le regole, dunque, non cambiano e le modalità e tempistiche di pagamento rimangono invariate. Il calendario per le scadenze del bollo rimane quello solito, con le solite regole: il rinnovo del bollo auto deve essere fatto pagando l’importo dell’imposta entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza riportato sul bollo auto precedente. Questo significa che se il bollo precedente scade a novembre 2021, il rinnovo deve essere fatto dall’1 al 31 dicembre 2021, pena l’aumento dell’importo per interessi di mora.
L’aumento dell’importo da versare crescerà nel caso in cui si superino i 15 giorni di ritardo, con un aumento dell’1,5% per ogni giorni di ritardo. La somma continuerà a crescere nel tempo. Superati i 90 giorni di ritardo nel pagamento, la somma aumenterà fino al 3,75% della somma del bollo auto da pagare. I problemi arrivano però se si superano persino questi limiti di tempo. Se si aspetta più di 3 anni per il pagamento del bollo, infatti, l’Agenzia delle Entrate invierà al contribuente il primo avviso di pagamento e, nel caso in cui non si procedesse a saldare il debito, si diventerebbe soggetti a riscossione coattiva.
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