Usa e Regno Unito pronti ad adottare misure più rigide su vaccinazioni e luoghi di lavoro, avvicinandosi all’approccio italiano del Green Pass. Si può rischiare fino al posto di lavoro se non si è ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19.
Il presidente Usa Joe Biden ha annunciato una stretta per incoraggiare la vaccinazione, con misure simili a quelle italiane. Il vaccino diventa obbligatorio per tutti i dipendenti pubblici federali e per tutti gli appaltatori che lavorano per il settore pubblico.
La Casa Bianca vorrebbe estendere queste misure anche al settore privato. Chi non si vuole vaccinare contro il Covid-19, dovrà sottoporsi a test periodici. La misura, per come è stata concepita, dovrebbe valere per tutte le imprese con più di cento dipendenti.
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Negli Usa le regole sono già piuttosto rigide. Le aziende possono infatti decidere autonomamente di applicare misure più severe e in alcuni casi per i dipendenti non vaccinati si può arrivare al licenziamento.
È quello che è successo, ad esempio alla Cnn, che ha licenziato tre dipendenti senza vaccino. Un caso simile, riportato dalla Reuters è quello della Washington State University (WSU), che ha licenziato un allenatore di calcio Nick Rolovich e quattro dei suoi assistenti per non aver rispettato l’obbligo vaccinale in vigore nello Stato.
Con la stretta annunciata dal governo, sono migliaia i lavoratori a rischio di perdere il lavoro. Basti pensare a Chicago, dove circa un terzo dei 12mila dipendenti di polizia non ha segnalato il proprio status vaccinale e alcuni agenti sono già stati sospesi. E anche nel settore sanitario ci sono stati numerosi licenziamenti.
Diversa la situazione nel privato: se alcune aziende come la United Airlines Holdings, hanno chiesto a tutti i dipendenti statunitensi di vaccinarsi per non perdere il posto di lavoro, altre come la General Motors e Wells Fargo & Co. hanno chiesto ai lavoratori di rivelare lo stato di vaccinazione, mentre altre aziende si sono accontentate del risultato negativo a un tampone.
Anche nel Regno Unito, dove il premier Boris Johnson in estate ha eliminato tutte le restrizioni, si pensa a un possibile piano B, vista l’impennata dei casi di Covid-19 nelle ultime settimane. Numeri che non sono ancora allarmanti, ma che potrebbero peggiorare in inverno con l’arrivo di altre patologie influenzali.
Per questo, comincia anche nel Regno Unito a circolare l’ipotesi di introdurre nuovamente l’obbligo di mascherina al chiuso e prevedere l’accesso ad alcuni luoghi solo in presenza del passaporto vaccinale, uno strumento simile al nostro Green Pass. Una piano B, qualora la situazione precipitasse, che potrebbe essere esteso fino al posto di lavoro.
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