Vogliono proprio farti smettete di usare il diesel e ti chiedono altri soldi. Ma la colpa è del Covid, dicono

Sarebbero in arrivo alcune misure per tagliare le agevolazioni sui carburanti. Pronta una maxitassa sul diesel.

E’ stata approvata il 5 ottobre scorso la delega fiscale per la riforma complessiva del fisco che ingloba anche alcune mosse sui motori e sulle auto. Per ridurre le emissioni di anidride carbonica, il Governo potrebbe decidere di aumentare il prezzo del diesel per incentivare sempre più consumatori a passare all’ibrido o all’elettrico. I veicoli con motore a diesel potrebbero veder aumentare oneri a causa di una maggiore tassazione e dell’annullamento degli incentivi. Un modo, inoltre, per recuperare ciò che nel 2020 è andato perduto. Nell’ultimo anno, infatti, il Governo ha incassato un quantitativo di introiti inferiore dal diesel, che potrebbe così aumentare.

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Roberto Cingolani, il Ministro della transazione ecologica, potrebbe approvare nuove misure, con un taglio di quasi 20 miliardi nel giro di 10 anni. Soldi che saranno sottratti ad agevolazioni ora presenti sui carburanti fossili, almeno quelli più inquinanti. Dunque, i mezzi di trasporto con motore diesel potrebbero veder aumentare i prezzi del carburante a causa si una maggiore tassazione e l’annullamento degli incentivi. Durante un’audizione davanti alla commissione Ambiente di Camera e Senato sul Piano per la transizione ecologica Cingolani avrebbe paventato la necessità di tagliare i SAD, i sussidi dannosi all’ambiente, così da generare introiti da 19 miliardi di euro.

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Oltre al vantaggio fiscale la maxi tassa sul diesel potrebbe contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Per ridurre le emissioni di anidride carbonica, il Governo potrebbe aumentare il prezzo del diesel così da incentivare i cittadini a passare all’ibrido o elettrico. Con la correzione di accise sul diesel, il carburante potrebbe raggiungere il prezzo al distributore come quello della benzina.