In pensione con 5 anni d’anticipo, ecco come sarà possibile con le nuove regole

Il contratto di espansione consentirebbe di lasciare il mondo del lavoro 5 anni prima dalla sua naturale scadenza: ecco come funziona e per quali categorie è valido. pensione minima rivoluzione

Dunque c’è una via di uscita per lasciare il lavoro prima dei 67 anni, quota che in teoria tornerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2022, a meno che non arrivino correttivi nella manovra attraverso una riforma fortemente richiesta dall’Unione Europea. Qui si gioca il rapporto di forza tra la maggioranza di governo, perché le proposte sul tavolo sono davvero molte, compresa l’ipotesi avanzata dal presidente dell’Inps.

Tra le varie c’è la possibilità del cosiddetto Contratto di espansione, la possibilità di uscire dal mondo del lavoro 5 anni prima rispetto ai requisiti di legge, che appunto dal 2022 prevedono i 67 anni o i 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e uno in meno per le donne.

Nei cinque anni che precedono il termine vero e proprio, il datore di lavoro dovrà erogare un’indennità mensile che accompagni al raggiungimento dell’età pensionistica. Per il momento, questo tipo di contratto è valido per tutto il 2021 ed è disponibile per le aziende che superano i 100 dipendenti. Con la nuova manovra, questa possibilità sarebbe allargata alle imprese che abbiano almeno 50 dipendenti anche se si sta lavorando ad eliminare del tutto questi paletti e renderla operativa senza il vincolo del numero dei lavoratori.

Riforma delle pensioni: possibile il contratto di espansionepensione minima rivoluzione

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Il vantaggio per il datore di lavoro è che se il dipendente dovesse raggiungere la pensione di vecchiaia con lo scivolo non dovrà più pagargli i contributi, anche se l’impresa dovrà garantire un piano di assunzioni per il ricambio di chi smette di lavorare.

Un altro modo di andare in pensione anticipata potrebbe essere “Opzione donna”: può essere valida per le lavoratrici con un’anzianità contributiva di 35 anni o superiore e un’età anagrafica di 58 anni anni o superiore in base che siano dipendenti o autonome (in questo caso 59 anni). Per questa tipologia di pensione è necessario che cessi il rapporto di lavoro dipendente: questa misura permette di uscire anche 9 anni prima dal mondo del lavoro ma il prezzo da pagare è un assegno ridotto tra il 20 e 30% in meno (a seconda dell’anticipo con cui si decide di uscire).

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Ma quando si discuterà della riforma? Secondo Il Messaggero potrebbe esserci una convocazione del CdM entro martedì. Sul tavolo sarebbero pronti 5 miliardi per l’intervento, ma in sostanza l’obiettivo è di evitare a qualsiasi costo il ritorno alla riforma Fornero.

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