Elsa Fornero, il grande ritorno: potete dimenticarvi la pensione anticipata

Elsa Fornero detta la sua ricetta: no a Quota 102 e 41, ma puntare sui correttivi in ambito pensionistico. Via l’uscita anticipata.

Elsa Fornero
Elsa Fornero

Dunque la patrocinatrice del cambiamento previdenziale che ha fatto infuriare tutti in Italia torna alla carica con una proposta che entrerà nella manovra. L’ex ministro del governo Monti sta per preparare il dopo Quota 100, che come noto scadrà il prossimo 31 ottobre, proponendo la sua soluzione: nessuna Quota 102 o Quota 41, ma piuttosto correttivi che evitino bruschi innalzamenti dell’età pensionabile. Quota 100 invece bocciata perché è una “controriforma in cui tante persone finiscono ingabbiate, giusto abbandonarla”.

L’ex ministro, è stato intervistato da La Stampa, ha parlato della misura leghista: “Di fatto una specie di trappola”, spiega, “a scapito di quelli che maturano i requisiti poco dopo la sua scadenza. È chiaro che serviva uno scivolo prima, forse bisognava intervenire già l’anno scorso”. Il nodo pensionistico è però fondamentale per questo governo, che subisce la pressione europea per la riforma. Per questo bisogna pensare a dei correttivi come Opzione donna, Ape sociale, Ape volontaria, Rita e altri alleggerimenti legati ai lavori usuranti.

Riforma pensioni, addio alle ipotesi Quota 102 e 41Pensioni, torna la riforma Fornero? (foto Adobestock)

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Nessun futuro quindi per le ipotesi Quota 102 e 41, perché tali misure secondo l’ex ministra riprodurrebbero quella ingiustizia nei confronti delle nuove generazioni rispetto alle quali noi stiamo sempre a piangere salvo poi non essere mai conseguenti.

Sul capitolo Reddito di cittadinanza la Fornero chiarisce la sua posizione, chiarendo che “qualche risultato buono è stato ottenuto, ma sulle politiche attive ha clamorosamente fallito“. La misura grillina non deve essere abolita, ma modificata per ridurre il costo complessivo, cercare di aiutare le famiglie più numerose e gli immigrati che “oggi per lo più ne sono esclusi” e tener conto “dei diversi livelli di costo della vita tra regioni e città diverse”.

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Quota 100 è in via di scadenza, e non sarà rinnovata. Sembra che si voglia puntare su un suo superamento a costo zero, puntando su altre misure. Si parla adesso di un rafforzamento del contratto di espansione, che prevede la possibilità di pensionarsi 5 anni prima rispetto al tempo previsto, vale a dire a 67 anni di età oppure a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini (uno in meno per le donne).

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