Andiamo sempre più in direzione di un’altra rottamazione delle cartelle esattoriali. Nonostante quella già avvenuta a settembre, un’altra rottamazione è necessaria.
La sovrabbondaza di documenti che affollano gli archivi dell’Agenzia delle Entrate Riscossione potrebbe sembrare un problema di poco conto, ma ha delle implicazioni che riguardano tutti. Lo stop delle riscossioni dato dalla pandemia ha soltanto peggiorato una situazione già complessa, ovvero quella di miliardi e miliardi di vecchie cartelle esattoriali mai riscosse e che non è facile far pagare. L’Agenzia delle Entrate ha accumulato nel tempo molte crediti con gli italiani. Dalle più grandi evasioni fiscali alle semplici multe non pagate, sono circa 999 miliardi le cartelle esattoriali attualmente stipate negli archivi del Fisco, la maggior parte delle quali impossibili o molto difficili da riscuotere.
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Il lavoro che i tecnici del Fisco devono compiere per sistemare questa situaizione è lungo e dispendioso, e uno dei fattori che contribuisce a rendere la burocrazia italiana così lenta. In molti casi le cartelle sono impossibili a riscuotere perché appartenenti a persone decedute o ad aziende fallite. Ci sono casi in cui le cartelle appartengono ad aziende in via di fallimento, e quindi difficili da riscuotere, o anche a persone sotto la soglia di povertà. Un altro fattore sono le cartelle ormai vecchie di 10 anni o anche più. Tutti fattori che concorrono alla situazione che per mettere in moto la macchina amministrativa e tutto l’organico collegato per far pagare questi debiti costerebbe allo Stato più di quanto ricaverebbe dalla riscossione dei debiti stessi. Costi che, in quanto amministrativi dello Stato, ricadrebbero sulle spalle dei contribuenti
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Per questo motivo è così importante una seconda rottamazione delle cartelle esattoriali. La soluzione con la perdita minore è quindi quella di ignorare tali debiti. Stralciare le cartelle esattoriali e cancellare i debiti. La rottamazione di settembre doveva avere esattamente questo scopo, ridurre la pressione delle cartelle esattoriali dal Fisco e tagliare molte delle cartelle esattoriali. Tuttavia ci si è accorti che la misura non è stata sufficiente e ora occorre una nuova rottamazione, una rottamazione quater, per ridurre ulteriormente il numero di cartelle in deposito. In questi giorni il Consiglio dei Ministri sta valutando la questione, per definire se, quando e con quali limiti dare inizio alla nuova rottamazione.