Nel 2022 torna il Cashback di Stato per gli acquisti, ma ci saranno figli e figliastri: chi sono gli esclusi

Il Cashback di stato, misura introdotta da Giuseppe Conte e sospesa dal Governo Draghi, potrebbe tornare il prossimo gennaio con alcune e importanti novità. Ecco quali. 

La lotta all’evasione fiscale è uno degli obiettivi del Governo che ha deciso di puntare tutto sul pagamento elettronico tracciabile, instradando gli italiani all’utilizzo del pagamento elettronico, con carta di pagamento, per portare l’Italia in linea con gli altri paesi europei in materia di pagamenti elettronici. A questo fine sono stati introdotti molti incentivi, in particolare la lotteria degli scontrini e, soprattutto, il cashback di Stato. Si tratta di una forma di rimborso sui pagamenti effettuati nei negozi con carta di pagamento introdotto da Giuseppe Conte diversi mesi fa. A causa dei vari problemi riscontrati e dai modesti risultati ottenuti, a fronte di 4,75 miliardi investiti, la misura è stata sospesa in vista di una sua rivisitazione.

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Il nuovo cashback peserà sulle casse dello Stato al massimo di 500 milioni di euro, modificando le regole che limitano il tipo di transazioni valide. Inoltre il nuovo cashback sarà regolato in modo da riguardare solo le spese incrementali rispetto a un determinato periodo precedente, così da evitare i frazionamenti per raggiungere la somma minima di transazioni. Cambieranno anche i limiti per i singoli rimborsi e per il totale. Le due cifre – al massimo 15 euro di restituzione per una singola transazione, 150 euro in totale – con probabilità saranno abbassate.

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Cosa cambia 

Infine, tra le novità più importanti, il governo vorrebbe eliminare definitivamente il super bonus cashback, il premio da 1.500 euro a favore primi 100 mila partecipanti che effettuano il maggior numero di transazioni, a prescindere dall’importo. Si parla inoltre di introdurre una sorta di soglia reddituale, in modo da incentivare solamente i cittadini con un Isee basso.

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