Ruba dei cornetti e lascia un biglietto con su scritto “mi scusi, avevo fame”, con tanto di risarcimento. Il pasticcere gli offre un lavoro.
Sembra l’inizio di qualche film, eppure è successo davvero a Pistoia. Un pasticcere di Pistoia è rimasto incredulo davanti, non tanto al furto di alcuni cornetti nel suo negozio, ma alla comparsa, il giorno successivo, di un biglietto anonimo attaccato sulla porta della pasticceria con le scuse del colpevole e una banconota da 10 euro come risarcimento. “Mi scusi, l’altra mattina avevo fame”. Così riporta il biglietto lasciato sulla porta della pasticceria dell’anonimo ladro che, in uno slancio di dignità e educazione, ha fatto ammenda del suo gesto dettato dal bisogno impellente e ha risarcito il proprietario del maltolto.
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La storia è presto stata condivisa sui social e è adesso molto conosciuta, tanto che il pasticcere è stato chiamato alla trasmissione Mattino Cinque per raccontarla. Intervistato alla trasmissione, il pasticcere ha dichiarato di aver apprezzato molto la dignità mostrata da questa persona rimasta anonima ed ha annunciato di avere intenzione di offrire un lavoro a chi ha lasciato quel biglietto per la correttezza dimostrata. Durante l’intervista a Mattino Cinque ha raccontato che “è giusto offrire un lavoro per tanta dignità”. A fare eco alla dichiarazione c’è stato un altro pasticcere di Pistoia che, essendo venuto a conoscenza della storia tramite social, ha espresso il desiderio di offrire a sua volta un lavoro all’autore del gesto.
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Probabilmente nel momento dell’atto l’autore del furto non ha neanche pensato che questo potesse portare a tutto quello che ne è conseguito. Nonostante questo la storia sembra sottolineare ancora una volta che oltre alle procedure, alla ricerca di un lavoro, della ricchezza, della povertà o del bisogno, ci sono i rapporti tra le persone e c’è la dignità personale e la morale. E spesso la correttezza e la responsabilità possono far breccia nel cuore delle persone e portarle a fare sempre più del bene per il prossimo.