Lo afferma una sentenza del giudice di pace. La soluzione per i comuni è adeguarsi o spingere sul pagamento attraverso lo smartphone.
Si tratta forse di un duro colpo a tutti quei comuni che hanno necessità di fare cassa attraverso il parcheggio a pagamento sulle strisce blu, ma non hanno mai voluto o potuto adeguarsi alla normativa lasciando in funzione i vecchi parchimetri.
Infatti una recente sentenza di un giudice di pace di Fondi, cittadini in provincia di Latina, ha deciso che l’automobilista è autorizzato a parcheggiare gratis in mancanza di dispositivi attrezzati con il bancomat, quindi senza la possibilità di essere multati. Tutto nasce da una praticamente avvocata che ha presentato ricorso lo scorso settembre, dopo aver parcheggiato il proprio mezzo sulle strisce blu, senza però avere monete sufficienti con se. Al suo ritorno ha trovato una multa da 41 euro per non aver pagato il ticket e per questo ha deciso il ricorso.
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Il giudice di Fondi le ha dato ragione, facendo leva sulla legge di stabilità 2016 che stabiliva per i comuni l’obbligo entro il primo luglio dello scorso anno di abilitare i parcometri ad accettare i pagamenti con bancomat e carte di credito. Molte amministrazioni sono corse ai ripari per proteggere una delle entrate più sostanziose per la tenuta dei bilanci pubblici, ma parecchie, come nel caso laziale, sono ancora indietro, appellate ad una “oggettiva impossibilità tecnica” che, tuttavia, si verifica esclusivamente in poche zone non coperte da rete cellulare.
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Per risolvere la questione potrebbe però intervenire la tecnologia, attraverso gli smartphone. Infatti attraverso questi i comuni potrebbero far pagare le strisce con bancomat o carta di credito sfruttando alcune app già esistenti e funzionanti in tanti comuni. Basta scaricarla sul telefono, registrare la propria targa e la propria carta di credito, inserire il codice dell’area presente sui cartelli e pagare con un tap sullo schermo. Ne esistono diverse già scaricate da milioni di italiani avvezzi all’uso dei pagamenti digitali. Esiste Easypark, che copre 500 città in Europa, ma chiede una commissione di 2,39 euro al mese, ma anche SostaFacile, ParkAppy, MyCicero, Phonzie e Telepass Pyng per chi ha la macchinetta autostradale..
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