Il consiglio dei Ministri si è riunito martedì 5 ottobre e ha approvato il disegno di legge delega per la revisione del sistema fiscale.
Saluti alle tasse, almeno ad alcune. Il Superbollo ed altri oneri potrebbero sparire con la prossima riforma fiscale. Infatti, il consiglio dei Ministri si è riunito martedì 5 ottobre 2021, alle ore 15.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, il Consiglio ha approvato il disegno di legge delega per la revisione del sistema fiscale. Come si legge sul sito del Governo, i principi cardine che guidano la riforma sono quattro:
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Il disegno di legge prevede la riforma delle imposte sui redditi personali, in particolare l’Irpef e le imposte sostitutive, distinguendo tra redditi da capitale e redditi da lavoro e puntando sulla riduzione delle aliquote effettive che si applicano ai redditi da lavoro.
Per i redditi da capitale, inoltre, prevista la tassazione proporzionale, con un’aliquota uguale per tutti i redditi da capitale. L’obiettivo è proprio razionalizzare l’attuale sistema così da rendere più efficiente il mercato dei capitali. Per i redditi da lavoro è prevista la riduzione delle aliquote effettive medie e marginali dell’Irpef, con l’obiettivo di incentivare l’offerta di lavoro, in particolare nelle classi di reddito dove si concentrano i secondi percettori di reddito e i giovani.
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La delega prevede anche la revisione delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dall’imposta e il riordino della tassazione del risparmio. Gli interventi potranno anche favorire la semplificazione dell’IRES, per ridurre gli adempimenti a carico delle imprese. Per quanto riguarda l’Iva, si stabilisce l’obiettivo di razionalizzare l’imposta, con riguardo anche ai livelli delle aliquote e alla distribuzione delle basi imponibili tra le aliquote stesse. Si mira a semplificare la gestione del tributo e a ridurre i livelli di evasione e di erosione dell’imposta. Si punta, inoltre, a superare l’Irap. Prevista anche l’introduzione di modifiche normative e operative dirette ad assicurare l’emersione di immobili e terreni non accatastati.
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Per quanto riguarda il Catasto, si punta alla rilevazione per ciascuna unità immobiliare del relativo valore patrimoniale, in base ai valori normali espressi dal mercato e introducendo meccanismi di adeguamento periodico. Il disegno di legge prevede la sostituzione delle addizionali regionali e comunali all’Irpef con delle rispettive sovraimposte. Si prevede anche una riforma del sistema della riscossione, superando l’attuale sistema che vede una separazione tra il titolare della funzione di riscossione, cioè l’Agenzia delle Entrate e il soggetto incaricato dello svolgimento dell’attività, Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il potenziamento dell’attività potrà derivare dall’adozione di nuovi modelli organizzativi e forme di integrazione nell’uso delle banche dati che andranno valutati e definiti in sede di decreti delegati.
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