Il cashback, interrotto a luglio 2021, ripartirà in nuova forma nel 2022. Più leggero, più rapido, ma con lo stesso obbiettivo di insegnare agli italiani a il pagamento elettronico.
Una delle più grandi sfide dell’attuale esecutivo è la lotta all’evasione fiscale. La piaga che grava sulla testa dell’Italia da tempo immemore sta venendo combattuta a suon di controlli, sensibilizzazioni e sanzioni. Tuttavia questo non basta, e non potendo avere il 100% del controllo sulle transazioni in denaro contante, il Governo ha deciso di puntare tutto sul pagamento elettronico tracciabile, instradando gli italiani all’utilizzo del pagamento elettronico, con carta di pagamento, per portare l’Italia in liena con gli altri paesi europei, dove i pagamenti elettronici sono la norma e non l’eccezione. A questo fine sono stati introdotti molti incentivi, in particolare la lotteria degli scontrini e, soprattutto, il cashback di Stato.
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Il cashback di Stato è una forma di rimborso sui pagamenti effettuati nei negozi con carta di pagamento. Testata nella sua prima forma tra dicembre 2020, come una delle ultime introduzioni del governo Conte II, e luglio 2021. Il cashback di Stato è stato quindi sospeso per volere del premier Mario Draghi per alcune problematiche sorte durante il periodo di messa in atto. Nello specifico dei risultati modesti nonostante i 4,75 miliardi di euro di stanziamento previsti, e il fatto che destinasse risorse verso aree e categorie di persone in condizioni migliori. Da qui la decisione di sospendere la misura del cashback di Stato, ma l’idea di base è sembrata buona e, opportunamente rimaneggiata, verrà riutilizzata l’anno prossimo.
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Il nuovo cashback, messo a punto dai tecnici del Ministero dell’Economia, non peserà sulle casse dello Stato per più di 500 milioni di euro, considerando che per il 2021 erano stati stanziati 1,75 milardi, e con regole che limitano il tipo di transazioni valide per il cashback, ma abbassandone il numero. In questo modo si permetterebbe che il cashback di Stato diventi accessibile anche alle fasce meno ricche della popolazione. Inoltre il nuovo cashback sarà regolato in modo da riguardare solo le spese incrementali rispetto a un determinato periodo precendente, in modo da evitare quel fenomeno di persone che frazionano una sola spesa in più pagamento per raggiungere la somma minima di transazioni. Per rientrare nelle previsioni di una spesa pubblica più contenuta, cambieranno anche i limiti per i singoli rimborsi e per il totale. Le due cifre – al massimo 15 euro di restituzione per una singola transazione, 150 euro in totale – con probabilità saranno abbassate. Per accedere al nuovo cashback di Stato sarà necessario scaricare l’app IO.