Comprare un immobile per avere una rendita mensile con l’affitto. Ma conviene davvero?

Comprare casa e metterla in affitto è davvero così conveniente come sembra? Quanto è possibile guadagnare? 

Investire soldi è di sicuro il modo più semplice e conveniente per guadagnare. Nel caso degli immobili, poi, il possesso di un bene permette in alcuni casi di poter vivere di rendita e la cosa, si sa, non dispiace. Del resto, non c’è migliore scelta di investimenti a lungo termine che possono portarti benefici permettendoti di vivere di rendita. Alcuni investimenti possono rivelarsi preziosi sul lungo termine. Con i risparmi accumulati, per esempio è possibile acquistare una seconda casa da affittare. In questo modo, potrai avere sempre un’entrata mensile con cui mantenerti anche senza un impiego. Un modo sicuro per far fruttare i propri risparmi è comprare una casa per affittarla ed avere una rendita.

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Il guadagno e la quantità dell’affitto dipende in primo luogo dal costo iniziale di una casa, dal momento che l’affitto su cui potremo contare è direttamente proporzionale al valore di un immobile. Le variabili sono diverse e dipendono dalle condizioni dell’immobile, dal numero di metri quadri, dalla presenza di balconi o finestre, dalla presenza di comfort, dal tipo di pavimento o di mura. E’ possibile far valutare un appartamento per capirne il valore e, di conseguenza, il costo eventuale di un affitto, totale o per persona.

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Un’altra variabile fondamentale è il luogo. Meglio acquistare dove gli affitti sono bassi ma c’è alta possibilità di affittare. E’ possibile provare inserendo online il nostro annuncio simile a quello della nostra casa per valutare i possibili affittuari. Stabilito il prezzo che riteniamo “di mercato” per l’affitto della nostra casa che abbiamo intenzione di comprare, è importante capire quante tasse ci sono da pagare. Nel caso di seconda casa, le spese sono in genere più alte. A queste somme, si aggiunge la percentuale per l’agenzia immobiliare. Sull’affitto, poi, ci sono le tasse da pagare. Nel caso della cedolare secca, l’aliquota è del 21% sull’ affitto che riceviamo. Altrimenti è possibile optare per gli scaglioni Irpef.

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