Sgominata dai Carabinieri di Bologna una banda di truffatori specializzati in furti velocissimi in auto in sosta.
Fare benzina o fare la spesa può risultare molto rischioso, soprattutto a Bologna. Infatti, i carabinieri di Bologna hanno arrestato una banda di tre uomini specializzata in furti e rapine contro gli automobilisti. I truffatori avrebbero messo a segno decine e decine di colpi fra ottobre 2020 e maggio 2021. Negli ultimi mesi, la banda ha messo appunto circa 40 furti tra la provincia di Bologna e Modena, con una tecnica ben collaudata. Ad essere colpite erano principalmente donne e anziani, che venivano distratti da un complice. Intanto, l’altro ladro rubava oggetti personali dalle auto in sosta nei parcheggi dei supermercati o dei grandi centri commerciali oppure nelle aree di rifornimento per la benzina.
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Approfittando della distrazione, in un attimo il ladro si intrufolava in auto per rubare tutto quanto trovava. Poi, scappava a bordo di una macchina di grossa cilindrata che lo aspettava poco distante dal luogo del furto, dotate di targhe falsificate. I furti avvenivano sempre in zone defilate e poco illuminate nei parcheggi dei centri commerciali perlopiù a ridosso degli orari di chiusura o nelle stazioni di rifornimento carburante. E in più di un’occasione i ladri, per assicurarsi il bottino, avrebbero anche aggredito le vittime.
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A fare luce sui furti, è stata un’indagine del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, al termine della quale sono finiti in manette tre uomini. Questi sono stati arrestati all’alba, con l’accusa di rapine, falsità materiale, furti con destrezza e violenza, indebito utilizzo carte di credito. Come riporta Repubblica, i tre uomini sono: Cemp Debarre, 36 anni; Massimo Debarre, 38; Michel Minguzzi, 31 anni. Hanno rubato in ben 17 Comuni fra le province di Modena e Bologna. Fra gli altri paesi, Budrio, Casalecchio, Castel Maggiore, Valsamoggia. Le accuse potrebbero aggravarsi dal momento che i ladri percepivano il reddito di cittadinanza.
“Si è partiti da pochi indizi. Usavano targhe false, avevano sempre i volti coperti. Il modus operandi era sempre lo stesso. Arrivavano a bordo di auto di grossa cilindrata, individuavano le vittime, generalmente donne, in orario serale. Si avvicinavano alla macchina e con destrezza e rapidità sfilavano zaini, borse, oppure infrangevano i finestrini. Poi scappavano”, dice Giovanni Russo, capo del nucleo operativo dei carabinieri di Bologna, che ha illustrato l’operazione assieme al comandante della compagnia Bologna centro Michele Lobuono e al capitano del nucleo operativo della Bologna centro Benedetto Paolucci.“In un giorno sono arrivati a fare otto colpi. Approfittavano della distazione di chi era intento a pagare alla colonna del benzinaio o di chi magari stava lasciando il carrello. Agivano a ridosso dell’orario di chiusura, il buio li aiutava”, prosegue.
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